La Regione dice no a Megalò 3, ascoltate le ragioni degli ambientalisti

05 Giugno 2013   10:48  

Niente da fare per la futura realizzazione di Megalò 3: il progetto denominato "Pinti Carmen e altri ora Akka" é stato infatti bocciato, almeno per il momento, dalla valutazione di impatto ambientale (VIA) predisposta dalla Regione dopo le perplessità avanzate dalle associazioni ambientaliste e dal consigliere Prc Maurizio Acerbo.

Ieri mattina, infatti, lo stesso Acerbo e la presidentessa del Wwf di Chieti, Nicoletta di Francesco, sono stati ascoltati dai membri del comitato Via, che hanno ritenuto fondate le obiezioni da loro mosse contro l'eventuale ulteriore ampliamento del già enorme centro commerciale, che sorge a ridosso del fiume Pescara, che provocherebbe danni non indifferenti all'ambiente ed al paesaggio, e che nelle intenzioni della ditta appaltatrice avrebbe previsto la parallela realizzazione di un collegamento filoviario e di una stazione ferroviaria metropolitana. Oltretutto il Wwf, come del resto il Genio Civile, ha fatto notare come Megalò già sorga su un area golenale, e che continuare a costruirvi sarebbe rischioso.

Senza tralasciare, in più, una questione di merito tutt'altro che secondaria. relativa al piano prettamente amministrativo, secondo cui parte del Megalò 3 andrebbe a sorgere sul territorio comunale di Cepagatti, e tale eventualità avrebbe dovuto prevedere il coinvolgimento nel progetto della Provincia di Pescara, che non risulta sia ancora avvenuto. E, contemporaneamente, il Wwf ha espresso dubbi circa il fatto che il movimento terra nella zona interessata, con relativo deposito di materiale (circostanza di cui si sta occupando anche il Corpo Forestale), fosse giustificato dall'intenzione di effettuare mere caratterizzazioni.

Secondo Acerbo, infine, la realizzazione di Megalò 3 avrebbe un impatto altrettanto devastante sul tessuto socio-economico dei comuni circostanti, vittime di una progressiva e crescente crisi commerciale.

 


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