La Speculazione sul Pane è PAZZESCA. Ecco le Prove

14 Ottobre 2023   14:48  

Il pane, un alimento fondamentale nella dieta degli italiani, ha visto un aumento dei prezzi che sorprende, nonostante un calo del 32% nel costo del grano nell'ultimo anno. Secondo Coldiretti, un'organizzazione di categoria italiana, il prezzo del pane è aumentato di oltre il 17 volte rispetto al prezzo del grano. Per produrre un chilo di pane, sono necessari circa un chilo di grano, che produce 800 grammi di farina, mescolata con acqua per ottenere il prodotto finito. Questa discrepanza nei costi non è mai stata così ampia.

Le indagini della Coldiretti sull'inflazione media nei primi otto mesi dell'anno, condotte dall'Istat e diffuse al Villaggio Contadino di Roma in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, rivelano che un chilo di grano viene attualmente pagato agli agricoltori circa 24 centesimi, il 32% in meno rispetto all'anno precedente. Tuttavia, la stessa quantità di pane viene venduta ai consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro, a seconda della città, con un aumento che può arrivare fino al 20%, secondo l'analisi Coldiretti basata sui dati dell'Ismea e dell'Istat sull'inflazione media nei primi otto mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Le differenze di prezzo da Milano a Napoli

I prezzi del pane variano notevolmente da città a città in Italia. Ad esempio, a Milano, una pagnotta da un chilo costa 4,33 euro, mentre a Roma si può trovare a 3,25 euro. A Bologna, il prezzo sale a 5,14 euro, mentre a Palermo la media è di 4,14 euro al chilo e a Napoli scende a 2,26 euro. Questi dati emergono da elaborazioni Coldiretti basate sulle informazioni dell'Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ad agosto.

È interessante notare che i prezzi al consumo non sono mai diminuiti negli ultimi anni, nonostante le fluttuazioni delle quotazioni del grano. Questo è dovuto in parte alla speculazione sul mercato del grano.

Speculazione e crisi del settore

Attualmente, il grano viene sottopagato agli agricoltori, che spesso non riescono nemmeno a coprire i costi di produzione. Questo ha portato a una crisi senza precedenti nel settore, con i compensi dei coltivatori che sono tornati ai livelli di 30 anni fa. La speculazione su mercati stranieri di grano "made in Italy" mette a rischio la sovranità alimentare del paese, con la prospettiva di abbandonare buona parte del territorio nazionale, soprattutto le aree interne senza alternative produttive, a rischio di desertificazione.

L'importanza dell'etichettatura

Coldiretti chiede quindi l'introduzione dell'obbligo di indicare l'origine del grano nelle etichette del pane, analogamente a quanto avviene per la pasta. Attualmente, il pane non confezionato non ha un'etichetta, ma nel punto vendita deve essere disponibile un libro degli ingredienti a disposizione dei clienti. Le etichette dei pani confezionati devono indicare anche il termine di conservazione e le condizioni di conservazione. Inoltre, è necessario specificare se il pane è stato ottenuto da un impasto parzialmente cotto e surgelato, sia in forma confezionata che non confezionata.

In sintesi, nonostante un calo dei costi del grano, il prezzo del pane è in aumento, mettendo a dura prova le tasche dei consumatori italiani. Coldiretti sottolinea l'importanza di trasparenza nell'etichettatura del pane per garantire la tracciabilità dell'origine del grano e sostenere i produttori locali.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore