La burocrazia della Regione che frena la ricostruzione

La risposta del Commissario Chiodi

30 Settembre 2010   23:18  

Durissimo attacco dell'assessore comunale Marco Fanfani nei confronti dei dirigenti e funzionari della regione Abruzzo, i quali, sostiene Fanfani stanno ritardando le pratiche necessarie a erogare gli indennizzi alle attività' produttive, non poche alla canna del gas. Ritardi accusa Fanfani, dovuti a continui e inutili cavilli burocratici, un vero e proprio ostruzionismo ingiustificato che sta arrecando un danno grave al settore. Non e' tollerabile che dirigenti e funzionari chi li provocano tutto ciò si rendano anche irreperibile".

"Sugli indennizzi alle attivita' produttive e' in atto un vero e proprio ostruzionismo burocratico da parte della Regione Abruzzo. Avverto la necessita' - ha dichiarato il titolare della delega alle Attivita' Produttive - di informare i cittadini in ordine allo stato delle procedure relative agli indennizzi per le aziende e per il commercio. Le richieste pervenute al nostro sportello sono state complessivamente 3924. Grazie al lodevole impegno della struttura comunale e dei giovani volontari messi a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri siamo riusciti ad istruire positivamente circa 2500 richieste. Sulle rimanenti sono in corso integrazioni o chiarimenti che ci consentano di portare a termine il lavoro, cosa che contiamo di fare entro la fine dell'anno". "Purtroppo pero' - ha proseguito Fanfani - mi corre l'obbligo di segnalare un ostruzionismo burocratico da parte degli uffici regionali preposti. In un primo momento ci e' stato chiesto di non trasferire le domande se non in numero di 500 per volta. Inviato il primo gruppo di 500 domande, tuttavia, si e' eccepito che 20 di queste non contenevano gli onorari dei periti, requisito, peraltro, assolutamente non richiesto dall'ordinanza. In attesa di chiarire la questione, dal momento che non ci hanno specificato quali pratiche erano sospese, abbiamo dovuto fermarle tutte". L'assessore sottolinea, peraltro che "l'ordinanza che disciplina la materia non prevede la possibilità' di ulteriori controlli o verifiche da parte della struttura regionale". "Non potendo ulteriormente protrarre - ha dichiarato ancora Fanfani - l'erogazione dei risarcimenti abbiamo provveduto a trasmettere le circa 1700 pratiche nel frattempo istruite al fine di ottenere i trasferimenti delle somme. Siamo in attesa di una risposta da un mese, ma nulla ci e' stato comunicato. Anzi, per la precisione ci e' pervenuta la richiesta di specificare le somme richieste con conteggi degli importi foglio per foglio. Soprattutto, ci viene chiesto di apporre il timbro del Comune dell'Aquila su tutte le pagine della pratica, peraltro gia' firmate dal dirigente". Mi corre pertanto l'obbligo - ha concluso l'assessore Fanfani - di informare dell'accaduto il commissario Chiodi ma, soprattutto, i diretti interessati, denunciando l'ostruzionismo burocratico ingiustificato che sta arrecando un danno grave al settore. Non e' tollerabile che l'iter di questi doverosi indennizzi venga rallentato da intralci ingiustificati e, oltretutto, che chi li provoca si renda anche irreperibile".

 

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Chiodi, "44 mln di euro pronti per le attività produttive"

"E' dalla meta' di giugno scorso che il Commissario Gianni Chiodi ha disposto l'accantonamento di 44 milioni di euro per il pagamento dei danni causati dal sisma alle attività produttive. Si evidenzia - si legge in una nota della Struttura per la Gestione dell'Emergenza - che il "bando" si e' chiuso gia' dai primi di febbraio del 2010 e che alla data odierna (8 mesi dopo) le strutture dirette dall'assessore Fanfani dicono di aver positivamente istruito 2500 pratiche (anche se alla SGE ne sono state trasmesse solo 2148)."

"La SGE non ha mai richiesto l'invio di 500 pratiche la volta - si legge ancora nella nota -, ma è stato lo stesso Comune dell'Aquila, con nota agli atti della Struttura Commissariale a comunicare ufficialmente che avrebbe proceduto in tal modo: tutto ciò in quanto, a detta dei sui tecnici, il Comune avrebbe avuto enormi difficoltà a preparare tutti e 4000 gli atti di ammissione a finanziamento contemporaneamente. Sugli elenchi trasmessi, poi, l'assessore Fanfani - prosegue la nota - non può confondere la circostanza della mancanza di timbri e altri requisiti formali con l'accertata duplicazione di diversi soggetti ammessi a finanziamento. Pertanto, se la SGE avesse proceduto a disporre i pagamenti sulla base degli elenchi trasmessi, senza effettuare i controlli necessari, avrebbe creato seri problemi sia al Comune che alla stessa Struttura. Le verifiche hanno consentito di evitare serie responsabilita' al Sindaco e alla SGE, nonche' evidenti imbarazzi ai percettori dei ristori. L'assessore Fanfani, infine, sa bene che il Commissario Chiodi ha disposto gia' il pagamento di 1576 istanze per un totale di oltre 12 milioni di euro. Infine - conclude la nota - si evidenzia che a tutti gli altri Comuni, ad eccezioni di chi non ha comunicato i fabbisogni, sono stati gia' integralmente trasferiti i fondi necessari."


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