La crociata contro le alte tariffe per servizi telefonici mobili all'estero

TLC: Ue punta ad abolire i costi extra per roaming

04 Luglio 2011   12:15  

La Commissione europea portera' avanti questa settimana la sua crociata contro le alte tariffe per i servizi telefonici mobili all'estero proponendo un nuovo forte taglio dei prezzi mirato a chiudere il divario tra le telefonate domestiche e quelle internazionali.

E' quanto si legge nella proposta dell'Esecutivo Ue ottenuta da Ae/Agi.

Bruxelles proporra' mercoledi' di abbassare il tetto sulle tariffe per le chiamate dall'estero dagli attuali 35 centesimi al minuto a 24 centesimi entro il luglio 2014.

Come di consueto, il calo delle tariffe avverra' in modo graduale, passando a 32 centesimi a meta' 2012, e poi a 28 centesimi nel luglio 2013. In molti paesi europei, 24 centesimi al minuto e' il prezzo medio pagato per le telefonate mobili nazionali. Il costo per ricevere una chiamata all'estero non potra' eccedere gli 11 centesimi al minuto dal luglio 2012.

Anche gli Sms non potranno costare piu' di 10 centesimi dal luglio 2012 se inviati da un altro paese Ue, a fronte degli attuali 11 centesimi. Bruxelles propone anche di porre un termine ai cosiddetti shock da bolletta, che molti turisti hanno patito navigando su internet dal cellulare quando all'estero. Dal luglio 2012, navigare online in roaming non potra' costare piu' di 90 centesimi al megabyte, con un ulteriore declino dei prezzi nel 2013 (70 centesimi) e nel 2014 (50 centesimi).

Inoltre "ciascun operatore dovra' calcolare le tariffe sulla base del consumo per kilobyte", si legge nel documento della Commissione. Questo significa che il costo per l'utente sara' piu' basso del tetto proposto qualora non si dovesse raggiungere il megabyte di consumo. Un accorgimento non scontato visto che spesso le telefonate mobili si pagano per minuto e non per secondo, costringendo spesso il consumatore ad arrotondare i costi al rialzo.

La Commissione europea regolamenta i prezzi massimi sulla telefonia mobile transfrontaliera dal 2007 sulla base del fatto che le tariffe roaming sono troppo alte, a dispetto di costi minimi per gli operatori telefonici.

"E' difficile spiegare perche' una telefonata da Torino a Lione debba costare di piu' di una chiamata da Torino a Palermo, la cui distanza e' 4 volte superiore," spiega un esperto di telefonia mobile. Il nuovo regolamento che verra' proposto questa settimana aggiunge ai soliti ribassi sui prezzi alcune misure strutturali che potrebbero cambiare definitivamente il mercato della telefonia mobile europea, in particolare per i servizi di roaming. Bruxelles punta innanzitutto a consentire la separazione tra servizi di telefonia mobile e servizi di roaming.

"Ciascun operatore nazionale dovra' essere in grado di offrire ai suoi clienti di accedere a servizi di roaming forniti da un qualsiasi altro operatore," si legge nel testo della proposta.

In sostanza, pur mantenendo lo stesso numero di telefono e lo stesso contratto e piano tariffario a livello nazionale, gli utenti potranno comprare pacchetti roaming per i servizi dall'estero da altri operatori stimolando cosi' la concorrenza nel settore, e quindi favorendo l'abbassamento dei prezzi.

Proprio per consentire una maggiore concorrenza, la Commissione propone inoltre di abbassare significativamente i prezzi all'ingrosso che gli operatori pagano l'un l'altro per l'uso dei rispetti network.

Grazie a questa riduzione forzata dei costi, Bruxelles auspica che nuovi operatori si affaccino sul mercato, inclusi quelli che il documento della Commissione chiama "operatori virtuali", cioe' prestatori di servizi che offrono esclusivamente servizi di roaming, aldila' degli operatori telefonici tradizionali.


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