"La gioconda nuda" da domani in mostra a Pescara

09 Agosto 2011   17:10  

Apre i battenti domani, a Pescara, nella sala Tinozzi della Provincia (in piazza Italia) la prima mostra in Abruzzo sulla bottega di Leonardo, intitolata "Leonardo da Vinci e l'enigma della Gioconda Nuda".

L'esposizione rimarra' aperta fino al 30 settembre prossimo, hanno annunciato oggi il presidente della Provincia Guerino Testa, il vicepresidente Fabrizio Rapposelli (assessore alla Cultura) e il presidente della Fondazione Michetti, Vincenzo Centorame, ideatore dell'evento.

"Grazie a questo appuntamento - commenta il presidente Testa - Pescara si pone all'attenzione nazionale. Un evento del genere e' di prim'ordine per la nostra regione, specie se si considerano le ristrettezze economiche del settore cultura. In questi giorni la Provincia sta offrendo una vasta gamma di opportunita' al pubblico, e mi riferisco ad esempio agli spettacoli promossi nell'area antistante il Palazzo, per cui non posso che esprimere grande soddisfazione".

"Da domani - dice Rapposelli - potremo ammirare alcuni pezzi di rilievo assoluto. Si annunciano 50 giorni importanti per il territorio e ritengo che sia un onore ospitare la mostra in questo palazzo, uno dei piu' belli che abbiamo nella nostra zona".

"I punti di forza di questa mostra incentrata sulla pittura, argomento di cui da sempre anche istituzionalmente mi occupo, sono due - spiega Centorame: la Gioconda Nuda, cortesemente concessa dalla Fondazione Primoli di Roma con altre preziose opere e fino ad oggi esposta al pubblico solo a Vinci, e il Trattato della Pittura, manoscritto di proprieta' di un professionista di Pescara mai esposto in Abruzzo. Il Trattato - prosegue Centorame - e' stato gia' esposto ad Atene, in occasione delle Olimpiadi, a Berna, a palazzo Ducale di Urbino ma mai nella nostra regione".

Il presidente della Fondazione Michetti si sofferma anche sui due enigmi che ruotano attorno alla Gioconda Nuda. "Il primo riguarda l'identita' sessuale del soggetto ritratto, e il secondo l'autore dell'opera che sicuramente appartiene alla scuola Leonardesca, e potrebbe essere il Salai o il Luini, ma su questo non c'e' certezza. Di grande interesse - prosegue Centorame - anche una incisione settecentesca nella quale la Gioconda Nuda viene riprodotta ed attribuita allo stesso Leonardo, e poi una pittura del francese Abel Faivre, realizzata subito dopo il rapimento della Gioconda di cui ricorre il centesimo anniversario, e una grande grafica di Adolfo de Karolis del 1901, realizzata in occasione della prima della Francesca da Rimini di Gabriele d'Annunzio".

A fianco alle opere in mostra ci sono delle spiegazioni dettagliate e a questo proposito Centorame dice di essersi "servito della collaborazione della casa editrice Iride di Roma che ha esperienza negli allestimenti presso la sede di istituzioni pubbliche (Montecitorio, Avvocatura dello Stato e Vittoriano). Pensando agli studenti abruzzesi che visiteranno l'esposizione abbiamo cercato di dare grande spazio alla didattica, ricreando l'atmosfera di una bottega d'arte". L'ideatore della mostra ritiene di aver compiuto un "atto di audacia ai limiti della temerarieta' avendo organizzato in pochissimo tempo un appuntamento artistico che ha richiesto molti passaggi.


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