La protesta di Umberto Di Felice: "Ho avuto infarto e ictus, esame non prima del 30 ottobre 2014"
E' una denuncia che lascia a dir poco basiti quella lanciata dall'ex assessore alla Sanità del Comune di Pescara Umberto Di Felice a proposito dei tempi di attesa per sottoporsi ad adeguati controlli dopo i problemi di salute accusati.
"Ho 76 anni, ed ho subìto un infarto ed un ictus" - ha affermato Di Felice - "e nonostante cià la Asl mi ha fissato una visita di controllo al cuore solamente tra poco meno di un anno, per la precisione il 30 ottobre 2014. Per le patologie di cui ho sofferto, l'ecocardiodoppler dei tronchi sovra aortici è fondamentale, ed un anno di attesa è veramente eccessivo ed incaccettabile".
Di Felice è, purtroppo, solo una di quelle mai troppo poche persone a dover vivere sulla propria pelle lungi tempi di attesa per sottoporsi ad una visita medica. Un problema che nel contesto della Asl di Pescara è più che evidente: presso l'ospedale del capoluogo, la visite con ecocardiodoppler sono quelle contraddistinte dal più lungo periodo di attesa, in media 287 giorni, seguiti a stretto giro dalle risonanze magnetiche (attesa di 252 giorni), ma i tempi sono terribilmente lunghi per qualsiasi esame, se si considera che trascorrono almeno 7 mesi per una visita gastroenterologica a un bambino, o addirittura un anno e mezzo per una mammografia.
Per tacere di quanto accade negli altri ospedali della Provincia, dove per sottoporsi ad un esame con ecocardiodoppler occorre un'attesa di 115 giorni a Penne, 120 a Popoli, 79 al distretto sanitario di Pescara nord, 62 al distretto di Pescara sud e 109 in quello Montesilvano. Unica significativa eccezione, il distretto di Penne, dove l'attesa è mediamente di appena 6 giorni.
La denuncia dell'ex assessore, tuttavia, è andata anche oltre: "All'epoca dell'infarto ero ancora membro del consiglio comunale, per cui se fossi venuto a mancare la Asl avrebbe fatto una pessima figura, onde per cui si fecero in quattro per salvarmi da una situazione critica. Figure altrettanto brutte la Asl continua a farle anche oggi, non riuscendo a garantire cure ai cittadini a causa di liste d'attesa su cui, probabilmente, il controllo da parte della Asl non è adeguato".
