La rabbia degli sfollati sfrattati dalla Campomizzi: "Noi, senza diritti, come pacchi postali"

L'assessore Pelini: "Assistenza popolazione passi al Comune"

28 Giugno 2011   08:05  

I circa 60 sfollati ospitati nella ex caserma "Campomizzi" dell'Aquila che entro il 30 giugno dovranno lasciare la struttura hanno protestato contro quella che definiscono "deportazione".

In effetti la Sge, Struttura di gestione dell'emergenza, gli ha comunicato che da giovedì saranno alloggiati all'interno della Scuola della Finanza di Coppito. A una ventina di loro, invece, è stato addirittura intimato di abbandonare l'attuale alloggio senza offrire una alternativa. Si tratta, in sostanza, di persone alle quali non viene riconosciuto alcun diritto.

22 persone tutte residenti a L'Aquila ma che alla data del 6 aprile o erano prive di un contratto di affitto (affitto in nero), o dimoravano da parenti o amici o, pur avendo un regolare contratto di affitto, nei mesi successivi al sisma per i motivi più vari sono stati costretti a riconsegnare l'abitazione al proprietario.

Nonostante siano trascorsi più di due anni dal terremoto e numerosi moduli abitativi provvisori (Map) e alloggi C.a.s.e. siano effettivamente vuoti e inutilizzati, gli oltre sessanta sfollati della "Campomizzi" vengono buttati per strada.

L'ordine di sgombero sarebbe stato firmato dal prefetto su sollecitazione del commissario dell'Adsu Francesco D'Ascanio.
Alla base dello sfratto la decisione dell'azienda regionale per il diritto agli studi di mettere a disposizione degli universitari fuori sede i posti letto della "Campomizzi".

di Marco Signori
riprese e montaggio Alessandro Di Giacomantonio


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