La ragazza stuprata a Pizzoli: "Volevano uccidermi"

17 Febbraio 2012   17:14  

"Ho capito che potevo morire. Quelli mi volevano uccidere". Ha detto così la ragazza di 21 anni oggetto di una brutale aggressione nei pressi di una discoteca, in provincia dell'Aquila, la notte tra sabato e domenica scorsi. La giovane, originaria di Tivoli, ha parlato con i suoi familiari, si è confidata. In queste ore sta cercando di ricostruire quanto accaduto.

Lo riferisce l'edizione online de Corriere della Sera.

I MILITARI INTERROGATI: ''NOI ESTRANEI AI FATTI''

Avrebbero chiarito alcuni passaggi, apparsi contraddittori, della loro deposizione fornita nella giornata di domenica, ribadendo l'estraneità ai fatti, i due militari ascoltati stamani dal pm David Mancini, titolare dell'inchiesta sullo stupro subito a Pizzoli (L'Aquila) da una studentessa nella notte tra sabato e domenica scorsa.

Non è stato, invece, ascoltato il principale sospettato, il militare originario della provincia di Avellino.


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