La ricostruzione socio-economica passa per il turismo montano

15 Luglio 2011   13:59  

Interventi infrastrutturali che rendano competitivo il comprensorio montano di Campo Felice e dell'Altopiano delle Rocche. Seppur con un ventennio di ritardo, commentano in molti, il progetto strategico di rilancio dell'area prevede tra le altre cose, un polo ippico, piscine, campi da golf e di volo, una pista ciclabile e il collegamento tra i due bacini sciistici attraverso la realizzazione della galleria di Serralunga, i cui lavori, iniziati nel novembre 2009 con anni di ritardo, sono da mesi inesorabilmente fermi.

Il progetto, che coinvolge i Comuni di Ovindoli, Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio e Lucoli e battezzato stamani a L'Aquila dal sottosegretario Gianni Letta, è stato realizzato dal Dipartimento di Architettura dell'Università La Sapienza di Roma.

Muove i primi passi, insomma, quanto concreti lo si vedrà solo in futuro, il protocollo firmato il febbraio scorso a palazzo Chigi tra il commissario alla ricostruzione Chiodi, la Provincia dell'Aquila e i quattro Comuni coinvolti.

“L’Area omogenea della neve” com'è stata chiamata, “può essere un simbolo per la ricostruzione, un esempio di lavoro comune, prodotto di intenti, professionalità e impegno di più soggetti che hanno l'unico importante obiettivo del il rilancio sociale ed economico delle aree colpite dal sisma” ha detto il commissario Gianni Chiodi.

Ai microfoni di Abruzzo24ore.tv Emilio Nusca, rappresentante Area omogenea.

(MS)


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