La sanità abruzzese tra servizi e polemiche

01 Luglio 2011   15:01  

La sanità abruzzese tra servizi e polemiche; i primi sono sempre meno efficienti, le seconde non mancano mai, per la qualità dei servizi stessi e per il taglio politico che viene cucito sul settore.

Che poi è quello di massima importanza perché, in primis, riguarda la salute della popolazione e poi perché è il massimo capitolo di spesa della Regione. Proprio dagli ambienti politici ci arriva lo scontro feroce tra PdL e opposizioni.

Il partito di maggioranza va avanti, forte del decreto Tremonti che di fatto rappresenta uno scudo per il commissario Chiodi: : dovrebbero essere evitati i ricorsi contro le riconversioni dei piccoli ospedali, modificando magari il Piano con un passaggio in Consiglio Regionale.

Il centrosinistra, invece, chiede apertamente che si metta fine alla fase di commissariamento e che nell’aula del Consiglio Regionale arrivi un nuovo Piano Sanitario Regionale, un nuovo piano di riordino della rete ospedaliera e un nuovo piano di rientro.

“Pronti a prepararli noi” gridano dal PD che sfidano ancora una volta il centrodestra a trovare la forza dei numeri su questioni così importanti. Anche dal FLI arrivano critiche alla scelta del Governo centrale inserita nel decreto Tremonti che, come detto, rafforza la figura del commissario in regioni come la nostra dove vengono “congelati” i pagamenti delle ASL, e quindi vengono messi a rischio crediti importanti reclamati da case di cura e privati. Sul fronte dei servizi, non si attenua la polemica sulla diffusione dei dati riguardanti l’efficienza dei nostri Pronto Soccorso : si attendono 451 minuti, un risultato da “terzo mondo”.

Il commissario Chiodi ha parlato di dati falsi, diffusi ad arte per spargere veleni. La realtà è che sono stati diffusi dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato relativi al 2008, raccolti ed elaborati nel 2009…Abruzzo “maglia nera” con tempi di attesa di 451 minuti…tempo medio 241 minuti… “Nel 2010 i tempi di attesa sono cambiati” si sono affrettati a dire i nostri vertici commissariali che però sono subiti stati investiti da altre problematiche di difficile soluzione soprattutto se rapportate alla chiusura dei piccoli ospedali: i tempi di intervento delle ambulanze e quelli per esami e visite specialistiche anche urgenti. In certi casi qualche paziente ha già dovuto aprire l’agenda del 2012!


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