"La sanità non si tocca", con questo slogan i medici scendono in piazza contri i tagli

12 Ottobre 2011   18:11  

Domani alle 12 a piazza Montecitorio a Roma i sindacati medici - confederali ed autonomi, dipendenti e convenzionati - manifesteranno in camice bianco con lo slogan "La sanita' non si tocca".

"Questo Governo - sostiene Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici - dopo averci insultato con il ministro Brunetta, definendoci macellai e fannulloni, ci ha colpito 16 volte: taglio delle risorse per la sanita', congelamento della retribuzione, blocco del contratto e delle convenzioni, stop al turn over, precari dimezzati, spesa per la formazione al 50%, precarieta' degli incarichi, pensioni posticipate e allungamento dei requisiti di eta', pensione a 65 anni per le donne, TFR dopo due anni e poi diluito in tre, rottamazione per chi ha 40 anni di contributi, trasferimenti regionali unilaterali, prelievo forzoso oltre i 90mila euro, decurtazione per malattia, limitazione al diritto al part time, aumento dell'IVA a carico dei medici di famiglia".

L'Epsu (Sindacato Europeo dei servizi Pubblici) sta effettuando una ricerca sui salari del personale ospedaliero in Europa, e i primi dati vedono i medici italiani retribuiti meno dei loro colleghi francesi, tedeschi e inglesi. A fronte di una retribuzione media annua dei medici italiani che al 2009 si attesta sui 75.179 euro (senza l'indennita' di esclusivita', valore medio 10.338 euro, per chi opera solo nel pubblico, che non viene percepita da tutti i medici), spiega la Fp Cgil Medici, in Germania il contratto base valido dal maggio 2010 prevede un salario lordo medio di 86.464 euro; lo stipendio base medio annuo di uno specialista (consultant) del sistema sanitario nazionale britannico, dopo 10 anni di carriera, dal 1 aprile 2010 e' di 102.790 euro (89.370 sterline); in Francia la media annua di un medico ospedaliero a tempo pieno (dati 2008) e' di 115.727 euro.

"Comprendiamo che in una fase di crisi si debba chiedere uno sforzo ha chi guadagna di piu'. E i medici non si sottraggono certo a questa necessita', nonostante siano gia' sottopagati rispetto ai colleghi francesi, inglesi e tedeschi. Le manovre del Governo - aggiunge Cozza - hanno reso sempre piu' difficile il nostro lavoro, dequalificandolo e assoggettandolo a logiche politiche e ragionieristiche. Domani saranno 25 le sigle promotrici della manifestazione, un fatto che dovrebbe far comprendere quanto sia diffuso il malessere della categoria. Senza modifiche non ci fermiamo".


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