Lady Bmw, a Pescara si apre il processo sui ricatti a luci rosse

19 Ottobre 2010   16:40  

Prima udienza del processo a carico di Ernano Barretta e di altri sei imputati nell'ambito dell'inchiesta sui ricatti hard alla facoltosa Suzanne Klatten, ribattezzata Lady Bmw, al momento dell'insediamento del collegio giudicante la prima delusione é per cineprese e macchine fotografiche fatte uscire dall'aula, e così, come nei tribunali americani, le uniche immagini del processo sono quelle di una brava ritrattista. Pronti via già le prime schermaglie tra accusa e difesa con la richiesta in avvio da parte di uno dei legali di Barretta d'incompatibilità per il giudice Giuseppina Paolitto in quanto sarebbe entrata nel mnerito in un provvedimento di sequestro preventivo emesso nel giugno del 2008. Richiesta subito rigettata.

E' stata poi la volta dell'avvocato Melania Navelli che ha avanzato ben 4 eccezioni tutte incentrate su difetti di giurisdizione e soprattutto mancata richiesta di estradizione per gran parte degli imputati. Il Pm Gennaro Varone ha spiegato che la richiesta di estradizione doveva farla il Ministro della Giustizia tedesco ed ha prodotto un documento nel quale il Ministro della Giustizia italiano sostiene che il processo si svolga in Italia. Il giudice ha rinviato la decisione in un'altra fase del processo. Rigettata, invece, l'altra eccezione sulla perizia trascrittiva di un'intercettazione telefonica. Terminata questa fase si é passati al dibattimento con la presentazione degli esami e la lista dei teste. ben 48 quelli presentati dalla difesa, ammessi però solo i primi tre e gli ultimi due ed ulteriori 5 a scelta, tra questi il gigolò svizzero Hleg Sgarbi e la vittima Suzanne Kletten. Vittima che potrebbe già comparire il 26 aprile 2011, data della prossima udienza quando cominceranno a sfilare i teste dell'accusa.


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