Lavoro, l'Agi taglia sui giornalisti

25 Febbraio 2012   20:32  

L’Agenzia Giornalistica Italia intende ridimensionare il suo ruolo in Abruzzo tagliando la gran parte dei collaboratori. Questa decisione avrà come conseguenza l’azzeramento della presenza nell’informazione di realtà territoriali importanti della regione. Lo rende noto un comunicato del Sindacato Giornalisti Abruzzesi (già Associazione Stampa Abruzzese). L’Agi dal prossimo primo marzo vuole utilizzare soltanto i giornalisti in servizio nei capoluoghi di provincia, rinunciando al prezioso e tempestivo lavoro assicurato in questi anni dai colleghi che operano in aree non certo marginali come Marsica, Valle Peligna, Alto Sangro e Abruzzo meridionale, realtà al centro di comprensori turistici e industriali di grande importanza per l’Abruzzo. È anche grazie a questi colleghi, prosegue la nota del Sindacato, se l’Agi ha toccato nel tempo livelli notevoli di affidabilità e autorevolezza. Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi invita pertanto l’Agenzia Giornalistica Italia a rivedere la drastica decisione, in una fase peraltro in cui l’Abruzzo tenta a fatica di uscire dal dramma del post-terremoto. L’Agi, che dalla Regione Abruzzo percepisce un più che congruo contributo pubblico, non può permettersi di infliggere questo duro colpo al territorio e al lavoro giornalistico. Il sindacato, pertanto, sollecita le istituzioni, la Giunta e il Consiglio regionali, a protestare con la dovuta energia nei confronti dei vertici dell’Agi, invitandola a ritirare i provvedimenti annunciati.


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