Le antenne di San Silvestro a Pescara spostate a largo della costa

01 Agosto 2011   10:25  

“Le antenne di San Silvestro dovranno essere spostate sulla piattaforma off shore al largo della costa abruzzese, nuovo sito individuato e indicato dalla Regione Abruzzo all’Agcom per il relativo inserimento nel Piano Nazionale di assegnazione delle frequenze. La comunicazione formale, firmata dal Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, è stata inviata all’attenzione del Segretario Generale dell’Autorità per le Comunicazioni, il dottor Roberto Viola lo scorso 26 luglio e oggi è stata ufficializzata. Prosegue dunque a passi veloci quell’iter fissato nel corso della riunione svoltasi a Roma lo scorso 21 luglio nel corso della quale San Silvestro è stato dichiarato formalmente ‘sito inidoneo’ per ospitare le antenne, con la sua esclusione dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze in quanto destinato alla bonifica. A questo punto resta confermato l’incontro già convocato per il prossimo 29 settembre al fine di valutare gli aspetti tecnici, finanziari e il cronoprogramma legato alla delocalizzazione off-shore”. Lo ha annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando la nota firmata dal Presidente Chiodi.  “Il vertice dello scorso 21 luglio – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – era stato deciso al termine dell’incontro istituzionale dello scorso 26 maggio, scindendo la parte più strettamente tecnico-scientifica, che doveva riunire attorno a un tavolo esclusivamente gli esperti della materia per verificare la reale fattibilità del progetto proposto, da quella politica che dovrà invece portare avanti il confronto con l’Agcom per l’esclusione di San Silvestro dal Piano Nazionale delle Frequenze, dando il via all’exit strategy  per lo spostamento degli impianti radiotelevisivi dal colle. Già in quella sede abbiamo ribadito che la nostra amministrazione comunale, crede fortemente nel progetto di delocalizzazione su piattaforma a mare degli impianti radiotelevisivi, progetto nato dallo studio condotto dal mondo accademico, dunque con fondamenta scientifiche, con un vero studio di fattibilità elaborato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila che non tiene semplicemente conto della realizzazione del traliccio, ma ha condotto anche uno studio sul posizionamento delle frequenze, sulle possibili interferenze radioelettriche, tenendo conto anche degli impianti situati sull’altra sponda dell’Adriatico, e su tutti i dettagli dell’intervento. Il 13 settembre 2010 la Regione Abruzzo ha adottato con una delibera formale quel progetto di delocalizzazione su ‘sito idoneo’, specificando che ‘detto sito individuato ai sensi dell’articolo 28 comma 7 del Decreto legislativo 177/2005 (quello che demanda alle Regioni la competenza nell’individuazione dei siti) permette di garantire la qualità del servizio di ripetizione del segnale nelle aree geografiche tuttora servite e nel contempo la risoluzione dei possibili rischi per la salute della popolazione residente, derivanti dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche’. Quel progetto è già stato presentato a Roma all’ingegner Francesco Troisi, del Dipartimento per le Telecomunicazioni, in un incontro che si è svolto il 17 settembre 2010 e la Regione Abruzzo il 29 novembre ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico una lettera in cui ha richiesto formalmente allo stesso Dicastero ‘di avviare le procedure per inserire nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze il sito individuato dalla Regione Abruzzo di cui allo studio di fattibilità per la delocalizzazione dei siti di broadcasting congestionati’.  Nel corso di quel vertice è stata fissata innanzitutto la riunione esclusivamente tecnica, alla quale lo scorso giugno ha preso parte il professor Graziosi, esperto in materia di telecomunicazioni, con un collega esperto nel settore infrastrutturale e compatibilità off-shore e un terzo tecnico addetto all’impiantistica per poter riferire circa le forniture di energia elettrica per il fabbisogno di broadcasting. Con lo staff dell’Università c’erano, tra gli altri, i tecnici della Fondazione Bordoni, consulente specifico del Ministero per lo Sviluppo Economico e l’Ambiente, l’ingegner Frullone, presente anche all’incontro romano, due ingegneri giunti da Bologna e l’ingegner Troisi del Dipartimento per le Telecomunicazioni. La discussione è stata giudicata dal professor Graziosi assolutamente ‘fruttuosa’ e interessante, perché sono stati approfonditi i temi tecnici del progetto ed è stato predisposto un programma di lavoro per comprendere quali elementi ancora servano per andare avanti sul programma off-shore, ossia quali parametri bisogna avere a disposizione per poter effettuare lo Studio di fattibilità specifico. In particolare il Ministero sta fornendo all’ateneo i dati il più possibile dettagliati su tutti gli impianti oggi esistenti a San Silvestro per poterli poi proiettare in un’ipotesi di delocalizzazione sulla piattaforma al largo. Ovviamente l’ipotesi presa in considerazione non è quella di prendere ogni antenna oggi esistente e portarla off-shore, ma piuttosto di razionalizzare al massimo gli impianti esistenti, renderli più efficienti, ridurre i consumi, le spese di manutenzione e migliorarne la funzionalità, obiettivi che dovrebbero essere supportati anche dall’interesse degli operatori proprietari degli impianti perché per loro significherebbe riduzione dei costi. In altre parole dovremo ottimizzare l’utilizzo della piattaforma – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – e l’ingombro delle antenne per le diverse frequenze sia radio che televisive. Nel corso del vertice si è ribadito che su uno stesso traliccio non si potranno installare canali adiacenti spettralmente per le evidenti interferenze, ma già è stata avanzata l’ipotesi di realizzare non due tralicci, ma uno a forma di ‘Y’. A conclusione dell’incontro la Fondazione Bordoni ha ufficializzato che verrà redatto un verbale che sarà trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico, all’attenzione del Capo segreteria Selli, per un parere ufficiale su tale ipotesi che consentirà la prosecuzione della collaborazione avviata. E in quella sede è emerso che l’esperimento di Pescara potrebbe divenire esperienza-pilota fornendo una valida alternativa per la delocalizzazione degli impianti in situazioni simili a quella di San Silvestro. Nel corso del vertice svoltosi il 21 luglio presso gli Uffici della Segreteria del Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia -, abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti di grandissima rilevanza: in sostanza il sito di San Silvestro è stato formalmente dichiarato ‘sito non idoneo a ospitare le antenne’ e non verrà inserito nel Piano Nazionale delle Frequenze in quanto destinato alla bonifica. A seguito di quell’incontro il Presidente Chiodi ha inviato una comunicazione formale per ribadire la volontà di delocalizzazione degli impianti sulla piattaforma off-shore”. Nella lettera il Presidente Chiodi ha scritto di ‘trasmettere la deliberazione di giunta regionale n.694 del 13 settembre 2010, relativa all’approvazione dello studio di fattibilità per la delocalizzazione off-shore degli impianti radiotelevisivi presenti in località San Silvestro di Pescara. Si propone pertanto il suddetto studio di fattibilità che prevede la possibilità di delocalizzazione degli impianti tuttora presenti in località San Silvestro di Pescara, allocando gli stessi su una piattaforma off-shore prospiciente la costa abruzzese all’altezza di Pescara. Detto sito idoneo, individuato dalla Regione Abruzzo ai sensi del decreto legislativo 177/2005, permette di garantire la qualità del servizio di ripetizione del segnale nelle aree geografiche tuttora servite e nel contempo la risoluzione dei possibili rischi per la salute della popolazione residente, derivanti dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche’. “A questo punto – ha ripreso il sindaco Albore Mascia – è confermata la riunione convocata per il 29 settembre per valutare gli aspetti tecnici, finanziari e il cronoprogramma legato alla delocalizzazione off-shore. La riunione sarà propedeutica al vertice successivo che verrà convocato da Agcom e Ministero con tutte le Regioni per la definizione del Piano e in quella sede dovremo portare il progetto della piattaforma off shore. Comune e Regione lavoreranno dunque nei prossimi mesi per la definizione della progettazione con la puntualizzazione anche della tempistica di realizzazione. Nel frattempo è stato precisato che lo switch off in Abruzzo, ossia il passaggio al digitale è stato posticipato al primo semestre del 2012”.

 


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