Le priorita della Confindustria spiegate ai candidati

Meno casta, meno tasse più infrastrutture

07 Aprile 2008   14:07  

C'erano tutti o quasi i candidati espressione del territorio, ad ascoltare gli esponenti della Confinduistria, che hanno ribadito, repetita juvant, il decalogo di priorità per rilanciare l'economia e la competitività in un periodo non certo felice per il sistema Italia, a serio rischio di recessione e di credibilità internazionale.
Focalizzando l'attenzione all'Abruzzo, la Confindustria torna a chiedere con forza la riduzione dei costi della politica: tanti, troppi gli enti inutili che andrebbero cancellalti o ripensati, come i consorzi industriali in mano alla partitocrazia. Capitolo semplificazione amministrativa: la Confindustria propone una task force e attacca la legge regionale 2/2008 che non solo ha bloccato il progetto del centro oli di Ortona, ma ha introdotto vincoli che ostacolano l'insediamento di nuove industrie. E arriviamo alla pressione fiscale: in Abruzzo l'Irap e l'Ires sono superiori di un punto percentuale rispetto ad altre regioni, e questo perchè ancora non si riesce ad abbattere la spesa sanitaria. A seguire le infrastrutture: quelle immateriali, ovvero più fondi per ricerca e spin off, e quelle di ferro e cemento, e Confindustria consegna un elenco di una ventina di opere considerate strategiche, e a piè di lista si aggiunge anche la realizzazione di impianti di recupero energetico, come i termovalorizzatori. Infine i fondi europei: altre regioni sanno sfruttare meglio le occasioni di finanziamento.
Parole molto usate dagli esponenti di Confindustria sono state "collaborare", "lavorare insieme", "andare oltre gli schieramenti e gli interessi di parte", che possono suonare come un'implicita benedizione per un governo delle larghe intese.

FT

DOCUMENTI: Scarica la lettera aperta della Confindustria ai candidati cliccando qui


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