Le spie di Olimpia

nuovo libro di Domenico Vecchioni

05 Luglio 2007   10:28  
"Le spie di Olimpia - Storia degli 007 dall´antichità all´era moderna" è il nuovo libro di Domenico Vecchioni, ambasciatore d´Italia a Cuba ma anche, appunto, rinomato scrittore di saggi e "spy-stories". Nato ad Atri (Teramo), Vecchioni ha già pubblicato i seguenti volumi: "Il Canale di Beagle" (1986); "Le Falkland-Malvine" (1987); "La Flotta Tudor" (1988); "Birger Dahlerus" (1992); "Raoul Wallenberg" (1994); "Evita Peron, la madonna dei descamisados" (1995); "Victor Kravchenko, l’uomo che scelse la libertà" (1996); "Spie e spy-stories della seconda guerra mondiale" (2001, Premio "Lunigiana-Storia" e targa speciale "Il Molinello"); "Cynthia, la spia che cambiò il corso della seconda guerra mondiale" (2002, finalista al Premio "Un libro per l’estate"). Per l’Editoriale Olimpia ha pubblicato anche "Spie della seconda guerra mondiale" (2004) e "Le spie del Fascismo" (2005). "Deterrenza, antisovversione, doppio gioco e agenti doppi, infiltrazione, intrigo", si legge nella la prefazione di "Le Spie di Olimpia" (12,50 euro, acquistabile anche on line: www.edolimpia.it/libro.php?codice=5180704), "Parole che sembrano recenti, ma che nascondono invece concetti antichissimi, che risalgono fino agli Egizi e ai Persiani. Perché da sempre il Potere, non importa se politico o economico, ha l’esigenza di sondare gli umori, di parare i possibili colpi inferti dal nemico, di agire a sua volta prima che altri possano metterne in pericolo la possibilità di riprodursi e sopravvivere, anche fiaccandone il consenso popolare o la forza militare. E dunque l’esigenza, per questo, di uomini fidati o sfuggenti, di reti di orecchie e bocche, di trame da tessere o da spezzare. I frumentari romani e gli Agentes in rebus, gli scaldi vichinghi, il ricondizionamento delle spie teorizzato da Persiani e Cinesi, i Ninja giapponesi, il controllo della corte attraverso l’harem dei Califfi islamici. Su su fino ai più strutturati e sofisticati servizi delle nascenti potenze europee. Il Consiglio dei Dieci veneziano, le reti spionistiche nell’Inghilterra del Cinquecento, la prima divisione tra intelligence con funzioni distinte interne ed esterne, la nascita della polizia politica, il sorgere delle grandi personalità spionistiche alla Marlowe, i casi più torbidi. Dividere gli alleati dei nemici, spargere false voci e informazioni sbagliate, corrompere i funzionari nemici, suscitare rivalità interne. Per vincere ogni tipo di guerra senza combattere, per combattere sapendo già di poter vincere".

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