Legge di stabilità, per L'Aquila nulla di fatto: solo un'anticipazione di risorse già stanziate

Pezzopane: "Non ci siamo, pronti alla mobilitazione"

16 Ottobre 2013   13:50  

Sono "0,3 mld" le risorse che dalle legge di stabilità potrebbero arrivare per la ricostruzione dell'Aquila. Ovvero 300 miliioni.

Nulla a che vedere con le attese.

La senatrice Stefania Pezzopane proprio un paio di giorni fa ribadiva che per essere soddisfatti si doveva ottnere almeno 800 milioni l'anno per tre anni.

Il sindaco Massimo Cialente altrettanto aspettava almeno 700 milioni.

Di fatto nulla di tutto cià.

"La legge di Stabilita' non ci dimentica, ma non ci risolve i grossi problemi di carenza di risorse per la ricostruzione. Non ci siamo proprio", dice la senatrice Pd Stefania Pezzopane. "Servono soldi nuovi, soldi freschi. Lo sforzo fatto, soprattutto grazie a Fassina e Legnini, ci aiuta solo nell'immediato, perche' con la soluzione adottata la ricostruzione non si ferma", continua Pezzopane, "ma si tratta di un'anticipazione di cassa sulle risorse del decreto emergenza, quel miliardo e 200 ottenuti grazie alla battaglia parlamentare e all'approvazione del mio emendamento".

"In sostanza, quelle risorse diventano soltanto disponibili subito invece che spalmate in 6 anni, sono risorse anticipate. Ma rimangono invariate, senza ulteriori finanziamenti", sottolinea Pezzopane.

"Ora attendo di approfondire la relazione tecnica per verificare meglio le procedure previste. Ma quanto inserito nella legge di stabilita' e' assolutamente insufficiente. Non solo mantengo la mia interrogazione e sto raccogliendo le adesioni di tanti senatori, ma soprattutto appena avro' il testo del ddl approvato dal governo preparero' appositi emendamenti. Ho gia' concordato con il sindaco Dell'Aquila Massimo Cialente di incontrarci venerdi' anche con i sindaci degli altri comuni, i sindacati e le categorie produttive. E' necessario", conclude la senatrice Pd, "organizzare le iniziative da intraprendere e la mobilitazione necessaria. Anticipando il miliardo e 200 milioni partono altri progetti, ma in pochi mesi si consumeranno queste risorse e rimarremo a secco. Va riaperta la questione in Europa sulla Cassa depositi e prestiti e bisogna prendere fondi nuovi dalle risorse della coesione territoriale. Il ministro Trigilia batta un colpo".


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