Lele Mora parla dal carcere: "Sono pronto a far rientrare i soldi in Italia"

"Disorientato ma tranquillo", così Lele Mora si era definito dopo la prima notte passata in carcere. Ora aggiunge di essere pronto a parlare e a fornire tutti i documenti e i chiarimenti necessari a quei magistrati che lo accusano di bancarotta fraudolenta. L'agente dei vip si è persino reso disponibile a far rientrare tutti i soldi, qualora ci fossero, nascosti in Svizzera. Nicola Avanzi e Luca Giulante, i suoi legali, lo hanno "trovato provato ma sereno" e si sono presentati in Procura per un colloquio con i pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci in vista dell'interrogatorio di garanzia che il gip Fabio Antezza ha fissato per dopodomani.

Intanto, sono già state avviate le rogatorie in Svizzera, che hanno consentito il blocco del conto personale aperto alla Bsi di Lugano, al fine di recuperare gli oltre due milioni e mezzo ricevuti da Mora in assegni circolari firmati da Giuseppe Spinelli, il manager di fiducia di Silvio Berlusconi e la cui esistenza è emersa con certezza nell'inchiesta su Ruby e sui presunti festini a luci rosse nelle residenze del premier. Giuliante, comunque, ha precisato: "Non so se quei soldi siano stati dati, dove siano finiti e che cosa ne abbia fatto Mora, essendo soldi suoi, personali, e non della società. Se lì sono stati versati, metteremo a disposizione tutta la documentazione per indicare come sono stati spesi ed eventualmente li faremo rientrare".

I legali hanno poi chiesto di non sovrapporre questo caso all'inchiesta su Ruby, anche se, bisogna ammetterlo, le due faccende sembrano sempre più legate l'una all'altra. Proprio la ragazza marocchina, ora all'estero per una vacanza col suo fidanzato Luca Risso, è stata informata dell'arresto attraverso un sms. Appena ricevutA la notizia, ha immediatamente contattato l'entourage di Mora per sincerarsi di quanto accaduto. "Sono colpita e mi dispiace molto", ha fatto sapere.

(F.G.B.)