Liste d'attesa infiniti e fondi stornati: esplode la polemica alla Asl di Chieti

31 Maggio 2012   16:30  

Esplode la poemica alla Asl di Chieti. Ad accendere le micce l senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore dell’Idv e vice presidente della Commissione parlamentare speciale d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, secondo il quale i soldi stanziati per accorciare le liste d’attesa sarebbero stati spesi nell’ammodernamento dei macchinari, i cui fondi a loro volta sono stati dirottati sul miglioramento edilizio delle strutture sanitarie.  
''La spiegazione, semplice ma sconcertante - raconta Mascitelli - l’ho avuta direttamente dal direttore generale della Asl Chieti-Lanciano-Vasto, Francesco Zavattaro, con il quale ho recentemente parlato nel corso di un incontro istituzionale.

Zavattaro mi ha riferito nel dettaglio sul meccanismo dello storno dei fondi, che alla fine ha penalizzato proprio il capitolo degli stanziamenti con cui sarebbe stato possibile pagare prestazioni professionali aggiuntive per ampliare il numero degli esami e le visite con effetto immediato sulla riduzione delle attese per i pazienti nelle liste. 

E’ il tipico caso di risorse destinate a fini specifici che passano su capitoli di spesa meno specifici, ma in questo caso la questione delle liste rischia di incancrenirsi anziché essere risolta. La Regione e il commissario Chiodi - incalza mascitelli - sta così dando vita a una sanità a due velocità, in cui i ricchi trovano comunque il modo di farsi curare, mentre i meno abbienti dovranno giocoforza rivolgersi a strutture private per ottenere con urgenza quello che il servizio pubblico dovrebbe essere in grado di offrire in tempi ragionevoli. I tempi di attesa per visite e esami specialistici sono infatti  saliti in qualche caso fino a oltre cinquecento giorni negli ultimi due anni. ''

Non si fa attendere la replica a difesad i Chiodi e Zavattaro, per voce    dell'assessore Mauro Febbo: 

"Ritengo che siano molto gravi le dichiarazioni del senatore Alfonso Mascitelli soprattutto in considerazione del ruolo che ricopre, essendo un rappresentante del Parlamento italiano. Ancor piu' gravi se riferite ad un colloquio con Francesco Zavattaro, il quale giustamente si e' visto costretto a replicare duramente. La risposta del manager della ASL Lanciano-Vasto-Chieti - prosegue Febbo - descrive perfettamente lo stato delle cose e pone un punto fermo su quanto si sta facendo in questi anni.

Si tratta della chiara dimostrazione di come questo Esecutivo regionale, in concerto con la dirigenza della Asl teatina, si stia impegnando in un processo di razionalizzazione delle risorse che possa al tempo stesso dare risposte concrete alle istanze dei cittadini, i cui interessi sono al centro della nostra azione di governo.

Non dobbiamo perdere mai di vista lo scenario che ci siamo trovati davanti quando ci siamo insediati, con una sanita' in pessime condizioni che, negli anni, aveva causato danni seri al bilancio della Regione.

In particolare, in provincia di Chieti, con annose problematiche legate ai numerosi piccoli presidi ospedalieri, con insufficienti controlli e regolamentazione sull'attivita' privatistica. Le parole del Senatore Mascitelli hanno il chiaro obiettivo di criticare il Presidente Chiodi e la maggioranza che lo sostiene su un terreno delicato come lo e' quello della Sanita', facile da strumentalizzare per trovare spazio sui giornali.

Noi continuiamo a lavorare certi che la strada intrapresa stia portando i frutti sperati, e l'impegno sara' massimo per rispondere con i fatti a chi, come Mascitelli, accusa la Regione Abruzzo di "dare vita ad una sanita' a due velocita', tra cittadini piu' ricchi e quelli piu' poveri".

Mai dichiarazione fu piu' errata: questa amministrazione regionale - conclude Febbo - non vuole fare nessun favoritismo agevolando qualcuno a danno degli altri. Non e' nostra intenzione ripetere gli errori commessi dai nostri predecessori, peraltro colleghi di Governo del Senatore Mascitelli".


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