#LogicoTour2014: Roma aspetta @CremoniniCesare. Sold out a Milano e Bologna #logicoalbum

Questa Sera Lo Show Al Palalottomatica

11 Novembre 2014   08:51  

Arriva questa sera al Palalottomatica il "Logico Tour 2014" per la tappa romana dei sedici concerti di Cesare Cremonini nei piu' importanti palasport italiani.

Il tour va avanti tra sold out - gia' al Mediolanum Forum di Milano, e per le date di Bologna e Padova, con oltre 100 mila biglietti venduti, raddoppiando il numero di presenze rispetto allo scorso tour "La Teoria dei colori" del 2012.

Un concerto "caleidoscopio". E' questa l'impressione che si ha lasciandosi scivolare nel vortice della successione di brani che in quasi due ore di musica ricorda i successi che in questi 15 anni di carriera, Cesare Cremonini ha regalato alla musica italiana.

Uno spettacolo, questo, in cui per la prima volta, Cesare ha la possibilita' di esprimere tutti i tratti caratteristici del suo talento, mettendo in mostra sia lo "scrittore di canzoni" che lo showman che il musicista, illuminando i risvolti inediti del talento di un artista che non ha mai usato altro che le proprie canzoni per farsi conoscere e riconoscere: il pop 2.0. La nuova generazione della canzone d'autore.

Tutto l'album 'Logico' Ventisei i brani in scaletta che ripercorreranno la carriera dell'unico artista italiano capace di un'evoluzione difficile, complessa ed esaltante, unanimemente considerato autore e performer completo, l'unico a combinare la piu' nobile tradizione italiana con una scrittura di respiro internazionale.

Ecco cosa Cesare Cremonini dice delle canzoni contenute nel nuovo album, 'Logico':

LOGICO #1 "Logico" e' una parola che ha sempre rappresentato molto per me. Mia madre mi racconta che e' una delle prime che ho balbettato quando ero piccolo, e a dire il vero credo di averla sentita pronunciare per la prima volta da mio padre medico durante le visite alle quali ogni tanto mi era permesso assistere. L'ho scritta al pianoforte ma poco dopo avevo gia' registrato un provino, praticamente identico alla versione finale che si puo' sentire ora: stessi suoni e stesse parole. E' la riflessione di un uomo che si apre alla disperata ricerca di un complice in questa vita sempre piu' complessa, disordinata e incomprensibile. Una vita che assomiglia piu' a una condanna, se non la si vuole affrontare in solitudine. Ma il testo insiste sull'importanza della scoperta di un "proprio simile", qualcuno con cui specchiarsi nel bene e nel male, piuttosto che sull'utopia ormai irreale della scoperta di una vera e propria "anima gemella". La perfezione puo' esistere se siamo noi gli imperfetti? La felicita' oggi e' pura sopravvivenza.

GREY GOOSE "Ti giuro non sono ubriaco, se guido non bevo, domani lavoro?". Quante promesse siamo capaci di fare a una donna dopo un bicchiere di vodka! Sono innamorato di questa canzone perche' ha un sound nuovo per me, ed e' il frutto di una ricerca ossessiva sia sul testo che sulla musica con l'intento di farmi burla del concetto di "canzone d'amore". E' la mia "50 Special" dell'eta' adulta. Cercavo un linguaggio vero, comprensibile, attuale, ma non per questo rinunciando a strappare un sorriso sia negli ascoltatori che nelle ascoltatrici che la sentiranno. A volte una bugia detta con stile puo' essere preferita a una noiosa verita'!

IO E ANNA Musica minimale ma testo ricco di sfumature per una canzone che parla in soggettiva di un uomo al confine tra la fine e l'inizio di una lunga storia d'amore con una lei di nome Anna. Conoscersi da troppo giovani, vivere e crescere per una vita intera insieme e poi trovarsi di fronte alla grande scelta: cosa fare di noi? Difficile abbandonare qualcuno che e' nato con te e che ora ti chiede di scoprire cosa si e' perso della sua vita e del mondo intorno. Ma ancora piu' difficile continuare a vivere chiusi nel rifugio opprimente della coppia. "Io e Anna" semplicemente mette il microfono in faccia a chi si trova di fronte a questo bivio.

JOHN WAYNE Realta' e fiction. Ho avuto la fortuna di lavorare con un regista di grande esperienza come Pupi Avati che mi ha insegnato quanto sia importante essere realisti mentre si immagina. Questa canzone l'ho pensata durante le riprese del film "Il cuore grande delle ragazze", quando ho avuto la possibilita' di osservare da molto vicino lo strano rapporto che lega i registi con gli attori. Il testo e' lo sfogo disperato di un uomo che tenta di convincere anche s? stesso delle proprie straordinarie doti. E' la supplica rivolta a un regista perche' gli venga assegnata una parte, una qualunque parte di un qualunque film. Ovviamente e' soltanto il frutto della mia fantasia, ma credo esista una tipologia precisa di essere umano, un vero e proprio stereotipo molto diffuso al giorno d'oggi, pronto a qualsiasi cosa pur di farsi notare. Dimenticando completamente quale sia il proprio ruolo nel mondo reale.

FARE E DIFARE Ho sempre amato le canzoni "da finestrino", sono le perfette compagne di viaggio, ma questo e' un brano da?"Cabriolet!". E' una richiesta cantata di spazio e di tempo, alla ricerca della solitudine, del silenzio, della pace, da parte di un uomo troppo solitario per vivere a proprio agio nel traffico di sentimenti ed emozioni che invade le strade della sua vita. E' una canzone da ascoltare su una lunga autostrada che porta lontano, il cui orizzonte non puo' essere un altro se non quello di una localita' di mare che si avvicina. Dietro di noi persino l'amore, che "non deve chiederci scusa", ma che ormai "non ha nulla da dirci quando il vino e' finito". E' la colonna sonora di una grande fuga da tutto. A volte solo una canzone e i suoi accordi possono realmente chiudere in uno spazio cosi' piccolo un desiderio cosi' grande!

VENT'ANNI PER SEMPRE Che meraviglia poter guardare il mondo lontano dalla confusione dei vent'anni! Ma che disperazione doverlo scoprire in prima persona! I miei "vent'anni" restano la' a guardarmi mentre io mi allontano inesorabilmente da loro, sfiorando i trenta per poi superarli senza mai avere avuto il tempo di voltarmi indietro fino a quando, fermo al semaforo di un sabato sera qualunque non si accostano due ragazzini tanto piu' giovani di me da fare invidia. E li vedo proprio cosi': colorati, spensierati come lo ero anche io, ma ingenui al punto da riuscire a confondermi. Non capiro' mai davvero quale sia stato il mio momento migliore. Se allora o adesso. O se ancora deve arrivare...

SE C'ERA UNA VOLTA L'AMORE (HO DOVUTO AMMAZZARLO) Canzone che parla della separazione dei genitori. E anche di una generazione, la mia, che sara' responsabile di una societa' colma di figli con padre e madre divorziati. A cantare e' proprio uno di loro. Un figlio senza famiglia. E' una canzone molto personale, molto intima, in cui mi scopro molto. Ma credo nelle canzoni in cui ci si libera di qualcosa. Eccone un esempio.

QUANDO SARO' MILIONARIO Sembrera' strano ma parla di mio padre. E' lui che si definisce nelle lunghe telefonate che facciamo di notte un "barbone ricco". La parola "milionario" ovviamente non si riferisce all'idea materiale di una vita agiata, ma piuttosto all'essere ricchi di conoscenza. Mio padre e' un grande studioso. Un vero campione mondiale di proverbi e citazioni. Ha passato tutta la vita a studiare medicina, la sua professione, e mi ha trasmesso in modo molto forte l'arte dell'imparare. Ogni album che ho fatto ha avuto la sua canzone ispirata da questa figura straordinaria che mi ha accompagnato fin dalla nascita in modo distante ma coerente. La sua citazione migliore? "Un vero comandante deve saper obbedire". Gia' mi manca.

CUORE DI CANE E' l'unica vera canzone d'amore del disco. La canta un amante di una donna sposata. Avere un "cuore di cane" vuol dire essere perfetti e sbagliati insieme. Ribelli e affettuosi. Bisognosi di cure ma solitari. E' una canzone molto dolce in cui per la prima volta ho cercato di restare totalmente cinematografico nell'arrangiamento senza rinunciare alla semplicita' del testo che e' chiaro, diretto, deve parlarti all'orecchio come si parla al telefono di notte con chi non si puu' possedere. "Stare insieme" e' la parola chiave ma la serratura e' nascosta. Unire vite diverse e' l'impresa piu' ardua che ho trovato in questa vita. A volte si cerca coraggio, quando manca, nell'idea che sara' il destino a portarci tra le braccia chi amiamo.

COS'HAI NELLA TESTA? La vita non e' fatta per essere compresa del tutto. Per essere sempre spiegata. Prima o poi, che tu lo voglia o no, sarai costretto ad abbandonare la ragione e prendere il volo verso stelle infermi, galassie di scelte difficili che ti chiedono in ginocchio di improvvisare. L'improvvisazione e' tutto per me. Necessita' di esperienza, di tecnica, di esempi e di talento. Ma viene il giorno in cui ci si deve buttare per scoprire davvero quanto valiamo. "Cos'hai nella testa?" parla a me stesso e a chiunque abbia ascoltato questo album. E' una domanda e non un rimprovero. La logica lascia spazio al bisogno di disordine, nuovamente, per tornare creativi. Per non assomigliare sempre e solo a noi stessi.

 

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