"Looper": ai limiti della fantascienza

16 Febbraio 2013   11:41  

Genere: Azione, Fantascienza

REGIA: Rian Johnson

ATTORI:Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis, Emily Blunt, Piper Perabo, Paul Dano, Jeff Daniels, Noah Segan, Xu Qing, Frank Brennan

DURATA: 119 Min

Voto: 000

Il protagonista di Looper è Joe (Joseph Gordon-Levitt), un assassino professionista incaricato di eliminare persone mandate indietro dal 2072, anno in cui il viaggio nel tempo è divenuto possibile. Il suo scopo è interrompere il loop (letteralmente cerchio, temporale in questo caso) che queste persone generano tornando al passato, precisamente nell'anno 2044. Un giorno, però, il giovane si trova di fronte se stesso invecchiato di trent’anni (Bruce Willis).

  

Chi non ha mai desiderato viaggiare nel tempo? Indubbiamente la possibilità di attraversare epoche diverse e poter cambiare il corso lineare degli eventi è uno dei temi cult del genere sci-fi. In questo caso, però, il viaggio nel tempo non è che un pretesto, utilizzato da Rian Johnson per raccontare la propria storia. Dettagli inerenti la possibilità di attuare un simile prodigio sono volutamente omessi: ciò che ci è dato sapere è solo che, ovviamente, il cambiamento di un’azione avvenuta nel passato genera un futuro completamente diverso. L’incontro di Bruce Willis e Rian Jhonson, rispettivamente la versione invecchiata e giovane di Joe, apre quindi infinite possibilità allo svolgersi degli eventi.

 

In questo momento si chiude la prima parte che potremmo definire “descrittiva”, dove ci vengono fornite informazioni inerenti il background del protagonista e del mondo che lo circonda, e se ne apre una seconda in cui il film supera i limiti della fantascienza. L’entrata in scena di un bambino dotato di poteri telecinetici rappresenta un colpo di scena inaspettato che segna una svolta all’interno della narrazione, trasportando Looper nel mondo del paranormale. Il piccolo Cid, interpretato da un ottimo Pierce Gagnon, diventa il vero protagonista, del quale, al contrario di Joe il cui personaggio risulta poco caratterizzato, viene tracciata un'analisi psicologica dettagliata.

 

Nel complesso il film funziona anche se non brilla di originalità, specialmente nel finale, piuttosto prevedibile. Da sottolineare l'ottima prova di Joseph Gordon-Levitt che, nei panni del giovane Bruce Willis, ha dovuto fare proprie movenze ed espressioni del suo collega. Missione più che riuscita, anche grazie al make up curatissimo che, indurendo i suoi lineamenti, gli da quel tocco da duro necessario per interpretare un killer professionista.

di Maria Rita Graziani

 


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