Ludopatia: bilancio progetto "E se il gioco non dura poco.."?

11 Luglio 2014   16:09  

Oltre 50 chiamate ricevute, 140 visite sul sito internet www.dipendenzadagioco.org, 35 richieste di informazioni e 16 accessi allo sportello di ascolto di Via Dietro Le Mura, presso la sede della Biblioteca comunale di Spoltore (Pescara).

E' il bilancio dei primi quattro mesi di attivazione del progetto "E se il gioco non dura poco?", approvato dal Comune e promosso dall'Associazione 'Collegamenti'a febbraio scorso. A

questi numeri si aggiungono altri dati, relativi al consuntivo delle attivita' svolte fino al 30 giugno 2014: 360 ore di reperibilita' telefonica, 48 ore di sportello di ascolto, 40 ore di attivita' on line sul portale, 12 ore di incontro con le classi terze della scuola media 'Dante Alighieri' e realizzazione del video 'Stop the game', che ha visto la partecipazione attiva dei ragazzi.

In base a un'attenta analisi delle istanze effettuata dalla psicoterapeuta Marianna Piccioni, e' emerso che gran parte delle richieste di aiuto provengono da familiari o amici, preoccupati per i comportamenti di persone a loro care.

I diretti interessati che chiamano, lo fanno generalmente dopo aver dilapidato fortune e chiedono un supporto perche' sole, sfiduciate, depresse o messe alle strette da qualcuno.

L'identikit del giocatore d'azzardo patologico e' in prevalenza di sesso maschile, tra i 35 e i 45 anni, di ceto sociale e culturale medio, sposato, disoccupato o in cassa integrazione e in una condizione di elevato ritiro sociale.

A breve, sul sito internet del Comune, sara' disponibile un link direttamente collegato al portale www.dipendenzadagioco.org. 


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