Lutto Nazionale per i funerali di Stato delle vittime di Genova

18 Agosto 2018   08:26  

Sarà l'arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, a celebrare i funerali solenni, questa mattina, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, a partire dal Presidente Sergio Mattarella.

I funerali si terranno nella giornata del lutto nazionale. Sono 18 i feretri presenti nella camera ardente allestita all'interno del padiglione Jean Nouvel della Fiera, dove  si svolgeranno le esequie alla presenza delle famiglie e delle massime autorità.

"La maggior parte delle famiglie  ha fatto la scelta di andare al Paese d'origine, per avvicinarsi ai parenti che altrimenti erano lontani. Alcuni invece non sono cattolici".

Tra i feretri presenti nella camera ardente anche quelli dei 4 ragazzi francesi, mentre foto saranno posizionate al posto delle bare in ricordo dei 4 giovani di Torre del Greco scomparsi nella tragedia, le cui famiglie hanno scelto funerali in forma privata, già celebrati questo pomeriggio.

"E' una scelta dei familiari ai quali va tutto il rispetto, e che certamente farà pensare chi di dovere", ha detto il cardinale, commentando il fatto che solo 18 bare, meno della metà delle vittime, saranno benedette  alla Fiera.

Dal governo il commento del vicepremier Luigi Di Maio: "Non posso biasimare le famiglie che hanno scelto di celebrare i funerali nel proprio comune di appartenenza, anche in dissenso con uno Stato che invece di proteggere i loro figli, ha preferito per anni favorire i poteri forti".

C'è amarezza nelle parole del padre cappuccino, padre Mauro Brezzo, che dal 14 agosto non si è mosso dall'ospedale San Martino per portare conforto ai feriti e ai familiari delle vittime: "Sono pochi quelli che aderiscono ai funerali di Stato. Tanti non vogliono fare la passerella, e li capisco. Se invece di spendere i soldi per venire qui li avessero dati a questa povera gente, sarebbe stato meglio".

Don Massimiliano Moretti, parroco di Nostra Signora Assunta e S. Zita a Genova, spiega: "Credo ci sia una fortissima disaffezione verso la politica e questo è un campanello d'allarme forte e chiaro che deve arrivare ai nostri politici.

E' necessario che la politica riprenda in mano il governo del Paese, un Paese che soffre, e che si attrezzi a convergere sul bene comune, senza continuare a fare campagna elettorale".


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