Maestri di Brera per l’Unità d’Italia

“una mostra per avvicinare popoli e culture”

10 Marzo 2012   02:19  

E’ approdata a Caracas, dopo Bruxelles, Lima, Il Cairo e Pechino, la mostra “Maestri di Brera per l’Unità d’Italia” inauguratasi giovedì 8 Marzo alle ore 17.30 presso, la sede del Museo della Stampa e del Disegno, Carlos Cruz-Diez.

L’evento rientra nelle manifestazioni organizzate dall’Ambasciata, per i festeggiamenti dei 150 anni dell’unità d’Italia.

Nella capitale venezuelana l’esposizione amplia gli orizzonti, coinvolgendo, con una brillante intuizione della direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Luigina Peddi, opere di artisti italo venezuelani, che arricchiscono il valore originario dell’evento, contribuendo a dilatare l’angolo visivo della tematica in oggetto. 

Infatti, se originariamente le sessantadue opere, raffiguranti, con differenti visioni e sensibilità, la bandiera italiana, assurgono a simbolo dell’unità patria, in questa esposizione, fissano un punto d’incontro per una più ampia riflessione sul tema.

L’Ambasciatore italiano a Caracas, Paolo Serpi, nel suo intervento oltre a ringraziare il pubblico ha rilevato l’importanza della diffusione della nostra cultura attraverso queste manifestazioni, in un paese peraltro la cui presenza italiana ne marca indelebilmente vita sociale, artistica e culturale.

Il direttore del museo, Edgar Ernesto Gonzalez, nella dichiarazione che rilascia enfatizza il significato particolare dell’evento che riesce a integrare con giusto equilibrio le diverse sensibilità degli artisti italo venezuelani.

 E’ Angela Occhipinti, docente di scrittura creativa e libro d’artista, dell’accademia di Brera, originale ambasciatrice dell’arte di una delle accademie più importanti nel mondo, che accompagna la mostra di una scuola, quella di Brera, che torna a essere protagonista, 150 anni dopo “Il bacio di Francesco Hayez”, assurto a icona del risorgimento italiano, di quel processo di unificazione identitaria mai conclusosi nel trascorso di questo secolo e mezzo.

 Di forte impatto emotivo la presenza dell’opera dell’artista aquilano Sergio Nannicola, docente della cattedra di decorazione, che introduce un valore aggiunto al tema della bandiera, che in questo caso diventa simbolo di dolore e nello stesso tempo denuncia per una tragedia tristemente annunciata.

Il titolo sinteticamente emblematico “Mancato allarme” o “Rassicurazione disastrosa”?’ sono allo stesso tempo chiave di lettura e monito per ricordare all’Italia, all’Europa e al mondo, il disastroso terremoto che ha colpito la città dell’Aquila il 6 aprile del 2009, causando 309 vittime. La bandiera riproduce nella parte centrale una delle tragiche immagini della casa dello studente piegata su se stessa, divenuta purtroppo oggi il simbolo nefasto della tragedia aquilana in cui morirono otto giovani universitari.

 La mostra senza dubbio non passerà inosservata e sicuramente farà dialogare mettendo in contatto artisti italiani e venezuelani.

 In conclusione possiamo dire che la mostra, che resterà aperta fino al mese di giugno, è solo l’inizio di una collaborazione strategica tra la prestigiosa Accademia di Brera e il mondo dell’arte di un paese, il Venezuela, con una rinnovata attenzione al mondo delle arti figurative, che si esprime anche con l’appoggio materiale dato dal Ministero del Potere Popolare per la Cultura, attraverso il sistema museale nazionale, a questa iniziativa.

 Gianfranco Di Giacomantonio  Caracas - Venezuela

 

 

 


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