Maltempo: La conta dei danni e i difficili rimborsi, ecco come fare

17 Settembre 2012   07:07  

Danni per milioni di euro e come sempre a farne le spese sono i commercianti e i cittadini abruzzesi che vedono le loro attività e abitazioni ridotte a delle piscine di fanghiglia.

L'acqua, con tutti i detriti che si porta dietro, ha invaso cantine e garage, seminterrati e negozi e non se ne è andata facilmente, ancora oggi ci sono cittadini che stanno "ripristinando" i propri locali.

Tutto questo con la complicità di amministrazioni comunali inefficenti che dopo un'allerta anticipata dai metereologi ben 4/5 giorni prima avrebbero dovuto quantomeno prevedere la ripulitura dei tombini che invece sono stati i primi a saltere e a riversare i loro liquami proprio dentro negozi e case.

I sindaci, però, si difendono da queste accuse, vittime di una "spending review" che gli impedisce di spendere anche qualche migliaio di euro in manutenzioni straordinarie, quindi... quindi si agisce sempre in emergenza, sempre dopo la calamità quando non si è legati alla normale amministrazione e la Legge consente, anzi obbliga ad attuare i piani di emergenza e le ripuliture, ma così si spende molto di più perchè non solo si devono fare i lavori ordinari, si deve gestire l'emergenza e si devono rifondere i danni.

Già i danni, ma come si devono chiedere i rimborsi? Non vi aspettate che lo Stato, la regione o i comuni siano reattivi, molti aspettano ancora i rimborsi della grandinata eccezionale del 2007, ma quello che bisogna fare è:

1) Verificare se si è coperti da un'assicurazione privata, in questo caso è l'assicurazione a dover pagare e non lo Stato ed in questo caso i passaggi sono pochi:   

          a) Leggere attentamente la polizza e verificare se i danni da calamità naturali sono coperti, spesso hanno un trattamento differente dalle "catastrofi naturali;

          b) Fare numerose foto dei danni, allegare anche quelle, se le avete, dei momenti dell'allagamento;

          c) Allegare eventuali relazioni dei Vigili Urbani o del Fuoco;

          d) Recarsi in agenzia e farsi consegnare i moduli per la compilazione della domanda di risarcimento ed includere la documentazione richiesta, ricordarsi sempre di farsi fare delle copie di ogni cosa consegnata;

          e) Richiedere espressamente un contatto per monitorare l'andamento della pratica e non aspettare una loro chiamata;

 

2) Se non si ha l'assicurazione si dovrà tentare il rimborso da parte del comune, per farlo è necessario rivolgersi all'ufficio legale o all'URP e richiedere il modulo per la denuncia dei danni patiti ed il risarcimento, come nel caso dell'assicurazione è fondamentale la documentazione fotografica e, se le avete, eventuali relazioni di Vigili Urbani o del Fuoco a corredo.

A questo punto è la compagnia assicuratrice del comune a dover pagare, ma spesso si richiede il passaggio in tribunale per riuscire ad ottenere qualcosa.

 


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