Manganellati e denunciati: il fotoracconto degli scontri

Per amore della verità

13 Luglio 2010   12:14  

"Siamo venuti a conoscenza delle denunce nei confronti di due partecipanti alla manifestazione degli aquilani a Roma del 7 di luglio.
Ribadiamo - si legge in una nota del comitato 3e32 -  quanto espresso domenica dall’assemblea cittadina nella lettera indirizzata al Ministro degli Interni Maroni: di quanto è accaduto durante la manifestazione i promotori si assumono la piena ed unica responsabilità.
I cittadini aquilani hanno partecipato numerossissimi a quella manifestazione, partendo con oltre 40 pullman dalla città. Voler negare il fatto che erano i terremotati a chiedere diritti e ad urlare la propria rabbia è un’offesa nei confronti di chi, tra mille difficoltà, ha scelto di essere in piazza a Roma.
Dopo averci espropriati del diritto ad essere protagonisti della ricostruzione della nostra città ora si sta tentando in tutti i modi di nascondere l’evidenza del fatto che eravamo noi ad urlare sotto i palazzi del governo.
Il fatto che non ci fossero solo aquilani, significa soltanto che in tanti hanno aderito ai nostri appelli e alla nostra richiesta di solidarietà,  hanno compreso e condiviso i nostri problemi e le nostre richieste: molte istituzioni locali non solo aquilane,  movimenti, collettivi, associazioni di ogni città e territorio italiano. Questo perchè la questione aquilana non è non può  essere considerata una questione locale. E’ un tema nazionale e a chiunque ci abbia  espresso una solidarietà concreta esprimiamo la nostra gratitudine e la nostra solidarietà.
Denunciamo, inoltre, il continuo tentativo di spostare l’attenzione da quelli che sono i reali problemi del cratere . I media oggi dovrebbero parlare delle richieste legittime ed urgenti della popolazione aquilana, nessuna delle quali accolta dal governo.  Le uniche risposte che abbiamo ricevuto sono state le mangnellate, gli scudi levati dalle forze dell’ordine, i feriti e oggi le denuce".

"E allora - conclude il comunicato del 3e32 - denunciateci tutte e tutti.

 

Questa la lettera inviata dall'assemblea cittadina-presidio permanente di piazza Duomo al capo del Viminale:

Al Ministro degli Interni On. Roberto Maroni,

Signor Ministro, abbiamo letto le Sue dichiarazioni riguardo la richiesta di indagine per verificare i fatti accaduti durante la manifestazione degli aquilani a Roma del 7 luglio scorso. Chi le scrive è l’assemblea dei cittadini del presidio di Piazza Duomo, promotrice di quella manifestazione. La presente è per portare alla sua conoscenza degli elementi in grado di aiutare lo svolgimento dell’inchiesta. Abbiamo sentito il capo della Digos di Roma, il Questore di Roma e anche il capo della Polizia, dott. Manganelli, evocare la presenza di elementi esterni a noi estranei che avrebbero agito da agenti provocatori. La informiamo che di quel che è accaduto gli unici responsabili siamo noi, cittadini aquilani, madri, padri, figlie e figli.

Di questo CI ASSUMIAMO TUTTI UNITI PIENA E UNICA RESPONSABILITA’. Tutto il resto sono delle assolute falsità.
Riteniamo nostro diritto far sentire la nostra voce pacificamente nei palazzi dove si vuol negare il futuro alla nostra Terra e ai nostri figli. Questo diritto lo difendiamo, siamo determinati e uniti, senza mai retrocedere, con i nostri Sindaci e i nostri gonfaloni, sempre con le mani alzate, con i nostri volti ben visibili e armati solamente della bandiera neroverde della nostra città (tutte rigorosamente con asta di plastica leggera). Tutti i filmati possono testimoniarlo. Noi non abbiamo nulla da nascondere. Sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario.
I dirigenti del suo Ministero che affermano il contrario, a cominciare dal dott. Manganelli, o sono male informati o, molto probabilmente, agitano inesistenti spettri per coprire i propri errori. In entrambi i casi riteniamo che incarichi così delicati non possano essere più ricoperti da persone che mentono per coprire le proprie responsabilità screditando le Istituzioni che rappresentano.
Per questo Le chiediamo di procedere alla loro immediata sostituzione.
Siamo a Sua completa disposizione, se riterrà utile ascoltarci nell’ambito dell’inchiesta che ci auguriamo sia rapida e approfondita.
Rileviamo comunque che l’attenzione data dal governo – e conseguentemente da  molti mezzi di informazione – agli incidenti e alle presunte provocazioni,  rappresenti solo uno spostamento dell’attenzione rispetto ai problemi e alle richieste di cui i cittadini manifestanti erano portatori: cioè il loro SOS Ricostruzione (che significa Sospensione delle tasse, Occupazione, Sostegno all’economia), e soprattutto la necessità di una legge organica sul terremoto che stabilisca tempi e finanziamenti certi e che possa consentire di riprogettate il futuro del territorio. Tutti problemi sui quali nessuna risposta è stata data dal governo.
Dal tendone di Piazza Duomo, i cittadini dell’Assemblea le porgono
Distinti saluti

Abruzzo24ore.tv ha raccontato puntualmente, con diversi servizi (sui blocchi delle forze dell'ordine, con le testimonianze dei partecipanti, con interviste ai rappresentanti istituzionali, ai ragazzi feriti, e più in generale con la cronaca della giornata) quanto accaduto il 7 luglio a Roma.

Oggi, per una informazione oggettiva e per dare conto di niente altro che i fatti, pubblichiamo una serie di foto scattate da Patrizio Migliarini durante le cariche della polizia nella giornata di mobilitazione pacifica degli aquilani a Roma.


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