Manovra finanziaria, la Cgil dà battaglia

14 Luglio 2011   15:00  

Dal 15 Luglio prossimo lo SPI -CGIL, oltre a confermare la mobilitazione davanti al Senato della Repubblica, avrà presidi in tutto il territorio nazionale, per impedire l'ennesimo impoverimento dei pensionati. E' quanto afferma in una nota il segretario procinviale di Chieti dello Spi Cgil Gianna Paola Di Virgilio.

 

In Provincia di Chieti, appuntamento nel Comune di Fossacesia dove in piazza del mercato, lo SPI allestirà un gazebo dove si farà informazione alla cittadinanza.
Il provvedimento del Governo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 6 di Luglio, passa da 47,5 miliardi di euro a 68 miliardi complessivi, la maggior parte dei quali destinati a peggiorare le condizioni economiche e sociali delle fasce medio - basse della popolazione.

In una situazione di crisi epocale, con un calo notevole dei consumi che ormai è diventato strutturale, per effetto della caduta del potere di acquisto delle pensioni e dei salari, pensare di fare cassa, dimezzando e bloccando la rivalutazione delle pensioni, diventa una follia e non solo, si porta a compimento un processo in atto da alcuni anni, che causerà un ulteriore disastro sociale.
I pensionati iniziano a pagare subito e subiranno ulteriore peggioramento della loro condizione nei prossimi anni.

Tra i più colpiti saranno gli assegni previdenziali di importi medi, cioè quelli che percepiscono intorno agli 800 euro mensili, che oltre ad essere tartassati maggiormente, avranno una riduzione drastica dell'assistenza socio - sanitaria, un ulteriore balzello per salvaguardare la loro salute.
I tagli alla Previdenza inoltre non interessano solo i pensionati di oggi, ma anche il futuro dei nostri giovani, si sta preparando un futuro da nuovi poveri per migliaia di persone.

Il Governo ignora totalmente questa realtà sociale e continua a colpire le prestazioni previdenziali, con l'allungamento dell'età pensionabile alla donne del settore privato e le indicizzazioni delle pensioni in essere.
In questa manovra fatta di tagli selvaggi, non c'è traccia nei provvedimenti adottati di politiche a sostegno del reddito e dei salari.
Così come mancano le basi per disegnare una politica di sviluppo industriale e produttivo volto alla crescita economico e sociale.

Le iniziative rappresentano l'inizio di una più ampia mobilitazione per richiamare l'attenzione delle Forze Politiche e delle Istituzioni sull'iniquità della manovra che finirà per penalizzare ulteriormente le fasce più deboli della nostra Società, con ripercussioni sul mantenimento dei servizi sociali e sanitari forniti dagli Enti Locali.


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