Map di Montorio: ancora vuoti perchè manca la luce

02 Marzo 2011   10:34  

Un calvario senza fine la vicenda dei Moduli abitativi provvisori di Montorio, costruiti per le famiglie terremotate.

L'inaugurazione fu fatta nel maggio 2010, ad oltre un anno dopo il sisma, con un certo ritardo rispetto ai tempi ragionevoli  e necessari per dare un tetto a chi lo aveva perso con il terremoto. Ma il problema è ora che l'Enel non allaccia ancora i contatori e degli aventi diritto ci sono cinque famiglie che sono possono prendere possesso della casetta e sono ancora ospitate in albergo, con un esborso per lo Stato di circa 50 euro pro capite al giorno.

Ma non è l'unico spreco di denaro pubblico. Le altre case restano vuote perchè costruite in esubero, in numero eccessivo rispetto al vero fabbisogno.

Dopo il terremoto la Protezione civile costruì cinquantasette map, costati mediamente mille euro a metro quadrato comprese le spese per gli allacci delle utenze e ai servizi. Ma è accaduto che famiglie con casa E, potenzialmente aventi diritto, non optarono per la casetta di legno ma per l'assegno mensile dell'autonoma sistemazione, trovando poi magari ospitalità da parenti.

In seguito ad un ordinanza ministeriale, che ha mutato i criteri e le possibilità di assegnazione, il Comune di Montorio ha deciso che i proprietari di case E in autonoma sistemazione avrebbero dovuto per forza scegliere una casa di legno, pena la perdita di ogni asssitenza. Su 24 aventi diritto solo cinque hanno fatto richiesta di un Map, gli altri hanno rinunciato e le case restano vuote.

Novembre 2010
Map della vergogna a Montorio: gli sfollati lasciano albergo

Alla fine sono i cittadini che stanno mettendo fine alla vergogna nazionale dei map vuoti ed arredati di Montorio al Vomano. Le famiglie sfollate infatti stanno man mano abbandonando per protesta gli alberghi, in cui sono ospiti da 19 mesi, in polemica con la Struttura gestione dell'emergenza.

''Andiamo a farci ospitare dai parenti - spiega una di loro - ma meglio così perchè non sopportavamo più di vivere in albergo e vedere quelle case pagate anche con i soldi delle mie tasse e che sono vuote da maggio''.
Una seconda famiglia ha annunciato che oggi prenderà la stessa decisione per protestare contro la Regione. Dopo il terremoto, per gli sfollati lo ricordiamo, a Montorio erano stati realizzati a 1000 euro a metro quadro 57 map, ovvero case di legno, ultimate a maggio di quest'anno. Ma ben 22 di essi erano rimasti vuoti. La Protezione civile aveva sbagliato i conti del fabbisogno dei beneficiari con case E.

Ne aveva costruite più del necessario, ma tanto in emergenza non si deve badare a spese. Eppure ci sono ancora 12 famiglie di sfollati con case B e C ospiti in albergo, a oltre 50 euro al giorno cadauno di spese per lo stato. Abruzzo24.tv aveva denunciato il paradosso. La soluzione aveva spiegato il sindaco di Montorio era quella di consentire l'assegnazione anche per gli sfollati con case B e C che ad un Map non avrebbero diritto, perchè sono riservati a chi ha casa E, ma che non torneranno comunque nella abitazione in tempi brevi.

Bastava in fondo una semplice ordinanza, per cambiare le regole adattandole al buon senso. La gestione commissariale servirebbe proprio a questo, ovvero a decidere passo passo in maniera veloce ed efficace nuove regole in base alle mutate situazione emergenziali, in deroga ai lunghi ed estenuanti iter burocratici.

Eppure il Commissariato per la ricostruzione non ha fatto nulla. E si continuano a sprecare soldi a beneficio degli albergatori convenzionati con l'emergenza post-sismica. Sarebbe importante capire il perchè...

Il sindaco di Montorio, Alessandro Di Giambattista, fa comunque sapere che il problema sembra avviarsi a conclusione perchè in queste ore sono in corso incontri con rappresentanti della Protezione civile.


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