Marineria, Febbo: "L'anticipazione del fermo non dipende solo dalla Regione"

30 Novembre 2012   13:13  

“La Regione Abruzzo ha sempre assunto una posizione chiara nell’unico intento di rispondere concretamente alle richiesta della marineria pescarese sulle problematiche inerenti al fermo ordinario e straordinario”.

Così dichiara l’assessore regionale alle Pesca Mauro Febbo che risponde alle dichiarazioni di Mimmo Grosso portavoce della marineria.

“Rimango esterrefatto e rammarico di certe dichiarazioni accusandoci di atteggiamenti di lassismo o immobilismo quando, al contrario, il governo regionale ha attivato immediatamente tutti i canali istituzionali per giungere a soluzioni possibili”.

“La marineria deve comprendere – spiega Febbo – che se non siamo riusciti a superare  alcuni problemi di natura tecnica non è riconducibili a responsabilità della Regione, e tanto meno della Provincia e Comune di Pescara. Dal canto mio posso garantire che stiamo lavorando a tutti i livelli. Lo stesso Presidente della Regione Gianni Chiodi si è interessato personalmente e a più riprese. Nei giorni scorsi è stata inviata una lettera al Presidente Monti e ai Ministri Grilli e Fornero per chiedere una moratoria dei debiti previdenziali, fiscali e bancari per le imprese della Marineria. A questa richiesta, che segue anche il sollecito inviato dal Presidente della Provincia Testa al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, non abbiamo ancora ricevuto una risposta”.

“Per quanto riguarda invece la richiesta di anticipazione del fermo biologico dal 1 gennaio al 15 febbraio 2013, consegnata anche a mano al Ministro Catania dal sottoscritto e Chiodi nel recente incontro presso il porto turistico, dobbiamo capire  se ci sarà concessa l’opportunità visto che non decide né Febbo né Chiodi né Catania”.  

“A tal riguardo il 28 novembre scorso ho già avuto un appuntamento a Roma al Ministero con Direttore Abate e il 5 dicembre sarò a Bruxelles alla DG Pesca unica autorità titolata ad autorizzare l’anticipazione del fermo come, d’altronde, gli operatori della marineria sono consapevoli.

Il fermo si basa su basi tecniche e relazioni scientifiche e non può essere concesso esclusivamente per la problematiche del dragaggio (che Bruxelles considera ordinaria manutenzione) ma deve ricomprendere tutto la marineria regionale”.

 “La proposta di fermo  – sottolinea Febbo – si è potuta inoltrare visto lo stato in cui versa l’intera Marineria abruzzese, afflitta, non tanto per l’insabbiamento del Porto di Pescara, ma basandosi soprattutto sullo studio scientifico relativo alla moria di vongole nel Compartimento sud, per cui la Capitaneria ha vietato la pesca fino al 15/03/2013, oltre ad altre problematiche come all’anisakis.

Queste problematiche, infatti, hanno fortemente limitato l’operatività e ridotto la capacità di reddito, al punto che molte imprese di pesca sono ad un passo dal default finanziario”.

“L’anticipazione del Fermo biologico – continua l’assessore alla Pesca -  ai mesi di gennaio e febbraio quindi potrebbe rappresentare una preziosa e fondamentale opportunità per affrontare meglio la situazione contingente, perché gli interventi di dragaggio del porto di Pescara, che dovrebbero iniziare a dicembre e realizzare un corridoio navigabile all’interno del Porto canale, potrebbero mettere quelle unità da pesca in condizioni di uscire nuovamente in mare alla fine del Fermo”.

“Pertanto nel ribadire che, l’anticipazione del fermo biologico non può essere richiesta solo per la marineria di Pescara ma deve riguardare tutto il comparto abruzzese,  dispiace poi vedere atteggiamenti egoistici nei confronti di colleghi che, come si ricorda, l’anno scorso rinunciarono a propri finanziamenti  concedendo la rimodulazione del Feep 2007/2013 per aiutare proprio la marineria di Pescara dimostrando solidarietà e vicinanza”

“Torno a ribattere – sottolinea Mauro Febbo -  che lo sforzo economico per sostenere gli operatori del Porto di Pescara non può essere sostenuto solo dalla Regione, che è già intervenuta economicamente con la parte più cospicua, e gli altri enti interessati, Camera di Commercio, Provincia e Comune di Pescara, che stanno rastrellando i loro bilanci alla ricerca di fondi utilizzabili. A questo proposito voglio sottolineare come alcune aziende, grazie anche agli interventi regionali, abbiano ricevuto in questi mesi di Fermo, indennità che compensino abbondantemente la loro capacità reddituale. Tutto questo per ribadire che la Regione ha svolto e sta compiendo tutto ciò che è di sua esclusiva competenza: l’attenzione da parte nostra è sempre massima”.

“Quindi l’atteggiamento assunto da certi rappresentanti della Marineria e le minacce di barricate  – conclude Febbo –ostacolano quel dialogo costruttivo che , invece, fino ad oggi ha portato risultati concreti”.

 


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