Mascia: ''Presto la riapertura al pubblico del ponte del mare dopo l'incidente odierno''

21 Maggio 2013   19:42  

“Il ponte del mare dovrà essere riaperto al pubblico nel più breve tempo possibile: è questo ora il nostro obiettivo primario, dopo l’incidente verificatosi stamane, quando la benna di uno dei pontoni impegnato nel dragaggio del fiume Pescara, il Cobra, ha urtato le due campate arrecando danni che ora sono al vaglio di tecnici e periti per valutarne l’entità e soprattutto per verificare la piena agibilità della struttura, colpita proprio nel punto centrale, ossia dove resta sospesa in aria, priva di appoggi. Già domani arriverà a Pescara da Milano il professor De Miranda, il progettista autore anche dei calcoli del cemento, per un sopralluogo sul posto e per capire quali eventuali interventi occorre predisporre con urgenza.

Nel frattempo, acquisite le immagini di tutte le telecamere posizionate all’interno del porto e sullo stesso ponte, con l’Ufficio legale comunale, abbiamo già aperto la pratica risarcitoria nei confronti dell’impresa proprietaria della draga. Al tempo stesso abbiamo anche una seconda priorità, quella di non rallentare le operazioni di dragaggio che da oggi, ovviamente, sono affidate solo al pontone Fioravante e su questo secondo fronte sono in stretto contatto con il comandante della Capitaneria di Porto Luciano Pozzolano”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che con l’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli sta seguendo da questa mattina l’evolversi della situazione dopo l’incidente verificatosi stamane a ridosso del ponte del mare. A ricostruire la dinamica dell’incidente, anche sulla base delle riprese fornite dalla Capitaneria di porto è stato l’assessore Fiorilli.

“Intorno alle 7.30 – ha detto l’assessore Fiorilli – il pontone Cobra, un mezzo del 1992, ha lasciato la banchina per muoversi in direzione monti-mare e dirigersi verso l’esterno del porto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la benna sollevata in alto avrebbe urtato di netto la navata centrale del ponte, squarciando un ampio tratto della rete metallica che circonda il corpo del ponte del mare, danneggiando prima la rampa lato monte, poi anche quella lato mare, dove la rete metallica è stata sfondata. Nell’urto il pontone è letteralmente collassato, ripiegandosi su se stesso e adagiandosi sulla piattaforma della draga.

Solo per un caso fortuito l’incidente non ha avuto conseguenze ancora più gravi di quanto accaduto e soprattutto non ha causato vittime tra gli operai che si trovavano, in quel momento, sulla draga per cominciare le operazioni di escavazione dei fondali del porto. Subito è scattato l’allarme con la macchina dei soccorsi: Vigili del Fuoco e Polizia municipale sono accorsi sul posto con i tecnici dell’Ufficio comunale, per verificare l’esatta entità dei danni. Il primo provvedimento assunto è stata la chiusura al transito, con la presenza dei vigili e la sistemazione delle transenne, del ponte del mare, sia sulla corsia ciclabile che su quella pedonale, per garantire la sicurezza dei cittadini, per poi avviare le perizie con la massima urgenza”. In mattinata si sono svolti una serie di sopralluoghi per accertare eventuali danni alla stabilità del ponte, mentre per ora restano interdetti il transito sull’asse, e anche la navigazione nel tratto interessato dal sinistro.

“I tecnici del Comune – ha proseguito l’assessore Fiorilli – hanno verificato le condizioni del pontone, parcheggiato a ridosso del molo di levante, e hanno acquisito la scheda tecnica del mezzo che, a una prima stima, al momento dell’incidente viaggiava a una velocità di circa 4 o 5 nodi. Nel frattempo abbiamo applicato il Protocollo stilato da contratto al momento della costruzione del ponte e che fissa uno schema molto rigido da rispettare proprio in caso di un evento di natura accidentale straordinaria, ovvero abbiamo subito contattato il progettista, il professor De Miranda al quale abbiamo inviato una ricca documentazione fotografica dei danni arrecati al ponte, oltre che il filmato, utili a capire se il ponte sia da ritenersi o meno agibile. E domani lo stesso professor De Miranda arriverà a Pescara, da Milano, per effettuare un sopralluogo sul posto per acquisire dati tecnici, prima di partire per una missione all’estero.

L’amministrazione comunale ha acquisito la relazione della Capitaneria di porto e quella dei Vigili del Fuoco, oltre che il filmato della Capitaneria, ma anche quello prodotto dal Ced del Comune con le immagini riprese dalle 14 telecamere sistemate sull’asse. I vigili del Fuoco stanno operando dal primo pomeriggio per eliminare le parti pericolanti, rimaste in sospeso, dal ponte, per consentire l’eventuale ripristino della navigabilità, e nel frattempo la stessa ditta fornirà una gabbia di metallo provvisoria con cui sostituire il tratto divelto dal pontone, una gabbia necessaria per impedire l’ingresso dei volatili. Ma non basta: la stessa amministrazione comunale sta individuando un topografo al quale daremo mandato di effettuare subito dei rilievi per verificare se, a causa dell’urto, il pennone centrale del ponte, l’antenna centrale, abbia subito uno spostamento o se ci sia stata qualche modifica nella sua altezza e sospensione.

Purtroppo a destare le nostre preoccupazioni è che il danno sia avvenuto proprio nella navata centrale delle due campate del ponte, nel punto in cui sono sospese in aria e non ci sono appoggi, una condizione che ci impone un supplemento di attenzione e di prudenza proprio per tutelare coloro che frequentano ogni giorno quella struttura. Non è sicuramente questo il momento delle polemiche, ma è difficile non ricordare come, quando il ponte venne costruito, ci eravamo permessi di osservare, con Gianni Papponetti, che le due campate erano troppo basse rispetto alle esigenze del porto di Pescara, pensando proprio al transito di una nave più grande o di una draga. Ma di questo parleremo in seguito, dopo aver risolto la problematica odierna”. “

Oggi il nostro obiettivo principale – ha detto il sindaco Albore Mascia – dev’essere quello di riaprire il più in fretta possibile il ponte alla libera fruizione, perché quella struttura fa oggi parte del tessuto cittadino e non intendiamo tollerare un’altra cicatrice aperta sulla città. Già stamane tramite l’Ufficio legale del Comune abbiamo avviato le pratiche per il risarcimento del danno subito, ma nel frattempo già attraverso il sopralluogo del professor De Miranda potremo avere una prima quantificazione economica della spesa necessaria che dovremo sostenere per consentire di restituire al più presto piena agibilità e fruibilità al ponte, vittima di un evento sicuramente sfortunato, al quale andrà subito posto rimedio, considerando la centralità di quella struttura che certamente non potrà restare transennata proprio ora che ci avviamo verso la stagione estiva.

La seconda preoccupazione riguarda le operazioni di dragaggio che sino a ieri erano state affidate a due motopontoni proprio per velocizzare al massimo l’intervento, operazioni che oggi non possono subire l’ennesimo rallentamento. Ovviamente dobbiamo tirare un sospiro di sollievo perché l’incidente odierno non ha causato vittime, ma ora occorre stringere il fronte per garantire la prosecuzione degli interventi in corso”.


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