Mascitelli (Idv) a Giuliante: "No alla tasse sulle disgrazie"

Finalmente l'assessore regionale Giuliante, voce isolata del centro-destra abruzzese, ha aperto gli occhi e ha toccato con mano le scelte sbagliate, che stanno producendo solo danni per la nostra regione e che vengono portate avanti dal governo centrale. Noi dell'Italia dei Valori siamo pronti, insieme alle istituzioni locali ed ai rappresentanti di categoria e del mondo del lavoro, a far sentire la nostra protesta e il nostro dissenso contro la tassa sulla alluvione che ha colpito il teramano, ma soprattutto a creare le condizioni per una inversione di tendenza, che rimetta l'Abruzzo al centro delle priorita' dell'azione di governo di Roma". E' quanto dichiara il senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell'Italia dei Valori, in risposta all'invito dell'assessore Giuliante alla mobilitazione contro il ministro Tremonti.
"Peccato, pero' - aggiunge Mascitelli - che dovremo regalare all'assessore Giuliante i resoconti integrali dei nostri interventi in aula, in sede di discussione e dichiarazione di voto sul decreto Milleproroghe, contro la tassa sulle disgrazie, che il governo ha imposto alle regioni in occasione delle calamita' naturali e che oggi penalizza l'Abruzzo oltre ogni sostenibile limite perche' da questi resoconti l'assessore Giuliante leggera' l'assordante silenzio dei senatori della sua stessa parte politica, che nulla hanno detto o fatto per contrastare questa vergogna". "Verranno anche loro alla mobilitazione? - chiede Mascitelli - Inaugureranno il nuovo centro-destra abruzzese come partito di lotta e di governo? Oppure partito servile e di propaganda all'occorrenza?" "Al di la' delle polemiche - conclude il segretario regionale IdV - vogliamo essere tutti uniti in difesa della nostra regione e delle nostre comunita' e aspettiamo che l'assessore alla Protezione Civile ci convochi per questa mobilitazione quando, dove e come riterra' utile. Ma resta chiaro che se dovesse cambiare idea e tornare indietro, noi dell'Italia dei Valori siamo pronti ad andare avanti lo stesso!".