Massimo Bossetti non Patteggia: "Sono Innocente, per Questo Voglio Rischiare Grosso"

BRESCIA - Massimo Bossetti non vuole patteggiare la pena e continua a proclamarsi innocente.

Al principale indiziato per l'omicidio della giovanissima Yara Gambirasio la Procura aveva proposto di patteggiare la pena, ovviamente assumendosi la colpa dell'omicidio e raccontando come erano andate le cose.

Così si sfoga con il fratello Fabio Bossetti e la moglie Monica Esposito in cella:

«La Procura vuole farmi patteggiare (...) il meno che dà 16 anni (...) fa 'lei Bossetti è ancora in tempo, se lei mi patteggia, prende 16 annì (...) io siccome continuo a dire che sono innocente, innocente e lo dirò fino alla fine, prendo quella strada qua lo so che rischio grosso (...) rischio l'ergastolo lo so».

E poi continua:

«Loro hanno in mano il Dna - dice Bossetti nell'intercettazione, contenuta nelle circa 60mila pagine di atti dell'inchiesta chiusa nei giorni scorsi - mi metteranno giù due strade Fabio, funziona così... io siccome continuo a dire che sono innocente, innocente e lo dirò fino alla fine, prendo quella strada qua lo so che rischio grosso, come dice Salvagni (il suo legale, ndr), rischio l'ergastolo lo so».

Bossetti spiega poi in questo modo al fratello e alla cognata quello che gli avrebbero detto gli inquirenti:

«Capito, 'lei ha fatto una confessione, si becca i suoi 16 anni e in sette otto anni è a casa... ' ma fa così fa, mi sembra giusto che io devo beccarmi una cosa così? 'Bossetti, non ha via di scampo, o si prende 30 anni, ma si ricorda che ha tre figli ed una moglie a casà». E il fratello gli risponde: «Vedi di non farti ingolosire».

Ora si aspetta il prossimo martedì 10 marzo quando il Tribunale del Riesame di Brescia dovrà valutare il ricorso della difesa del muratore di Mapello contro il provvedimento con cui il gip di Bergamo Ezia Maccora, lo scorso 10 febbraio, ha negato per la seconda volta la scarcerazione del presunto assassino della tredicenne di Brembate di Sopra.