Matricidio di Manoppello: il padre di Valentino Di Nunzio si rivolge alla Commissione parlamentare

05 Marzo 2012   18:44  

E' sempre piu' complessa la vicenda di Valentino Di Nunzio, il 28 enne che a settembre 2011 ha ucciso la madre, Maria Teresa Di Giamberardino, a Manoppello Scalo (Pescara) e a meta' febbraio ha tentato di togliersi la vita in carcere e ora e' completamente paralizzato e si trova nel Reparto di Rianimazione dell'ospedale di Teramo.

Il caso del giovane e' stato oggetto di un esposto, inviato dal padre di Di Nunzio, Fernando, alla Procura della Repubblica di Teramo, e presto sara' informata la Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficienza e l'efficacia del Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal senatore Ignazio Marino.

Nell'esposto, spiega il legale di famiglia, Isidoro Malandra, si chiede innanzitutto di sapere se "l' incidente di cui e' stato protagonista il giovane matricida sia stato casuale ovvero frutto di un tentativo di suicidio o comunque di grave gesto autolesionistico e se vi siano state decisioni errate e/o omissioni che abbiano condotto a questo episodio, ritenuto del tutto prevedibile alla luce della manifesta patologia psichiatrica da cui e' affetto Valentino Di Nunzio" - dice sempre il legale.

Quanto alla decisione di ricorrere alla commissione presieduta da Marino, Malandra fa notare che in questa storia "si intrecciano errori attribuibili ai magistrati che si sono occupati del caso ma anche al Servizio Sanitario Penitenziario, assolutamente inadatto ed inefficace quando si trova di fronte alla malattia mentale".

Si attende, in relazione alla posizione di Di Nunzio (ore in regime carcerario), la decisione del Tribunale del Riesame. Il 28 marzo, infine, dovrebbe iniziare il processo dinanzi la Corte d'Assise di Chieti.


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