Maturità 2015, i 7 consigli dell'Esperto per un Buon Esame Orale

23 Giugno 2015   05:00  

E' tempo di pensare all'esame ora dopo le prove scritte della maturità. Il primo vero momento in cui ci si trova a tu per tu con i professori esterni di commissione, fino a quel momento visti solo durante gli scritti, mentre giravano tra i banchi come "servizio d'ordine". Ma questi prima del colloquio non sono solo giorni di studio matto e disperatissimo: ci sono altre cose da dover fare per arrivare preparati al più temuto degli appuntamenti della maturità.

Ecco 7 consigli di Skuola.net che è meglio seguire.

Non rinunciare al riposo

Nel libro "Guida all'esame di maturità - istruzioni per l'uso", la professoressa Loredana Straccamore e Mario Rusconi, ex preside e oggi vicepresidente ANP, danno un utili consigli ai maturandi per i giorni precedenti l'esame orale. Uno fra tutti, non rinunciare al riposo che serve al fisico per non debilitarsi. "Considerate che il cervello ha una capacità di attenzione e memorizzazione limitata in così poco tempo. Non ha senso trascorrere tutto il giorno prima sui libri perché sicuramente si renderà meno e non si memorizzerà molto" si legge sulla guida. E niente nottate insonni con litri di caffè accanto: non daranno alcun giovamento. Le giuste pause sono importanti per rendere di più e meglio.

Preparare un perfetto outfit da esame

Dare una buona impressione è molto importante all'esame orale di maturità. Il modo in cui ci si presenta è un vero e proprio "biglietto da visita" che dice molto sul maturando. Prima di tutto, se conosce la differenza tra il sostenere un esame di Stato e andare a fare festa con gli amici. "Il dress code da esame orale è chiaro: al bando infradito, pantaloni corti, minigonne e scollature generose" scrivono i due autori. Non ridursi all'ultimo momento per il look, la mattina dell'esame orale, ha anche un altro vantaggio: non rischiare di arrivare in ritardo per l'indecisione davanti all'armadio.

Andare a guardare l'esame orale dei compagni

Questo è un consiglio che, in generale, ogni prof dà ai suoi alunni. "Andare ad assistere agli esami orali dei compagni [...] è sicuramente utile per osservare i commissari, il loro modo di muoversi, di fare domande, capire se sono disponibili o, viceversa, se sono molto rigidi". Lasciare quindi per un attimo i libri e andare a vedere l'esame orale di maturità dei compagni di classe sarà un'esperienza formativa al pari dell'ennesimo ripasso dell'ultimo capitolo di Storia (già letto e riletto 100 volte).

Ripetere la tesina (cronometro alla mano)

"E' bene ricordare - scrivono Straccamore e Rusconi - "che per la presentazione della tesina si hanno 20 minuti prima che la commissione inizi con le domande". Dopo aver concluso (è tempo di finire!) la tesina maturità e averne imparato gli argomenti fondamentali, quindi, è utile preparare un discorso che si concluda in 20 minuti circa, magari accompagnati da una presentazione in PowerPoint. Questo, oltre far guadagnare al maturando una bella figura (non c'è niente di peggio di uno studente impreparato sulla sua stessa tesina!), lo metterà a riparo da spiacevoli interruzioni.

Andare a vedere i quadri degli scritti

C'è un altro appuntamento importante da tenere a mente in questi giorni: prima che inizino gli esami orali, infatti, le commissioni correggeranno gli scritti e pubblicheranno i voti parziali dell'esame di maturità. Dal voto si potrà capire se ci sono stati degli errori, e riguardando la prova si scoprirà dove si è sbagliato. Il voto degli scritti serve anche per fare un calcolo del punteggio da ottenere al colloquio orale per essere promossi o per arrivare al voto finale di maturità desiderato.

Rivedere gli errori degli scritti

Detto questo, il passaggio immediatamente successivo è quello di andare a rivedere ogni errore fatto agli scritti e scoprire lo svolgimento corretto delle prove. In questo aiuterà il web, anche se è necessario avere la pazienza di ricontrollare ogni soluzione passo passo. "Una parte dell'orale di maturità è costituita dalla correzione degli scritti: saper riconoscere e correggere i propri errori è importantissimo per dimostrare ai commissari che ci si è accorti di eventuali sbagli e che si è in grado di commentarli e discuterli con competenza, giustificando altresì la causa dell'errore commesso" - scrivono Straccamore e Rusconi.

Ripassare velocemente

A questo punto siamo già due terzi dell'opera: siete ben preparati sulla parte iniziale dell'esame orale, la presentazione della tesina, e conoscete ogni segreto per andare bene anche alla parte finale del colloquio, quella sulla correzione degli errori degli scritti. A questo punto, le cose appaiono più facili: dovrete solo ripassare efficacemente le materie d'esame. Tuttavia, c'è troppo poco tempo per studiare da capo, da cima a fondo, ogni argomento del programma. Cercate di avere una preparazione complessiva, di riempire le vostre lacune, usare le sintesi e le domande di verifica per focalizzare i punti fondamentali degli argomenti da ripassare (e concentratevi prevalentemente su quelli). "Anche se non si sa tutto, l'importante è saper ragionare" - scrivono gli autori della guida - "nel nuovo esame di Stato lo studente deve o dovrebbe dimostrare alcune abilità: conoscenze, abilità, competenze. Il colloquio brillante è quello in cui lo studente riesce a mescolare questi elementi".


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