E' stata denominata "Saline", dal nome della strada di Pescara dove abita uno dei principali indiziati dei reati di commercio e spaccio di sostanze stupefacenti, l'operazione che ha portato alle prime ore dell'alba i carabinieri di Pescara ad eseguire 20 misure cautelari di cui 16 in carcere e quattro obblighi di dimora per spaccio continuato di sostanze stupefacenti. Dei 16 colpiti da misura cautelare in carcere, sei sono donne e dieci uomini, residenti a Rancitelli, Zanni e Fontanelle. Due risultano ancora ricercati ma sono già stati individuati. Tutti gli arrestati hanno già precedenti per spaccio. I 14 arrestati sono: Giuseppe Di Rocco, 35 anni, Mirko Galdo (27), Moreno Sagazio (24), Luigi Marzoli, (38), Antonietta Di Rocco (48), Elio Di Pietrantonio (48), Grazia D'Artista (38), tutti di Pescara; Rosetta Cirelli (19), di Termoli (Campobasso), Renato Sagazio, nato a Tripoli (49), Sonia Di Rocco (24), di Giulianova, Adelina Di Rocco (45) di Atri, Fabrizio Rapposelli (35), nato in Australia, Nevio Porreca (54) di Miglianico, Paoli Rave (48) di Ortona. Galdo al momento dell'emissione della misura cautelare era già in carcere in quanto ritenuto responsabile di una sparatoria avvenuta nei primi di settembre in via Benedetto Croce contro una lavanderia. Durante le perquisizioni effettuate nel corso dell'operazione sono stati sequestrati due panetti di hashish per un peso complessivo di 180 grammi. Gli arresti sono il risultato di indagini, volte al contrasto di sostanze stupefacenti, compiute dai carabinieri tra settembre 2007 e marzo 2008 a Rancitelli e Fontanelle, dove risiedono famiglie rom dedite al commercio di stupefacenti. Nell'arco dell'indagine sono state arrestate in flagranza di reato 35 persone, 15 sono state deferite in stato di libertà, sempre per detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, 34 sono state segnalate all'autorità amministrativa quali assuntori. Sono stati inoltre sequestrati 340 grammi di cocaina, 650,5 grammi di eroina, 66,3 grammi di hashish e 6.260 euro di banconote di piccolo e medio taglio ritenute provento di spaccio. Le attività di indagine sono state coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Pescara, Gennaro Varone. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip, Luca De Ninis. All'operazione odierna hanno preso parte oltre a 60 carabinieri, due unità cinofile di Chieti e sei agenti della Polizia Municipale di Pescara. Il comandante provinciale dei Carabinieri ci Pescara, Giovanni Esposito Alaia ha sottolineato che da quando sono stati stroncati alcuni canali di rifornimento di droga come quello albanese, anche attraverso l'attività di contrasto alla prostituzione, i flussi di droga sul territorio si sono attenuati. Per Alaia però si potrebbero aprire nuovi collegamenti con Campania, Puglia e Lazio.