Maxi sequestro beni della 'Ndrangheta,c'è anche impresa aquilana

24 Novembre 2010   10:50  

Beni per un valore di cinquanta milioni di euro sono stati sequestrati dalla Squadra mobile di Reggio Calabria ad affiliati alle cosche Borghetto, Zindato e Caridi della 'ndrangheta. Il sequestro e' stato disposto dal gip su richiesta del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e del sostituto Marco Colamonici. Tra i beni sequestrati c'é anche un'impresa, la Tesi costruzioni, riconducibile a Santo Giovanni Caridi, che ha sede a L'Aquila. Al momento, comunque, secondo quanto riferito dagli investigatori, non sono stati acquisiti elementi che facciano ritenere che l'impresa fosse stata costituita per i lavori del post terremoto, anche se l'ipotesi non viene esclusa dagli investigatori.

Il sequestro di beni rappresenta un seguito dell'operazione che il 29 ottobre scorso aveva portato all'arresto di 33 presunti affiliati alle cosche Borghetto, Zindato e Caridi, considerate dagli investigatori satelliti del gruppo storico dei Libri, che avrebbero attuato una serie di estorsioni ai danni di commercianti ed imprenditori. Complessivamente il sequestro riguarda 12 imprese e società operanti, per lo più, nel settore dell'edilizia. Tra le società sequestrate ce n'é una a Roma proprietaria di un panificio. Il provvedimento riguarda anche una società di Reggio Calabria proprietaria di un palaghiaccio mobile, il circolo ricreativo Las Vegas, sempre a Reggio, tre appartamenti e tre automobili. Attraverso le imprese, secondo quanto è emerso dalle indagini, sarebbero state messe in atto infiltrazioni nell'attività edilizia e sarebbe stata ottenuta l'aggiudicazione di appalti pubblici. Alcuni dei beni sequestrati, inoltre, intestati a prestanome, erano frutto del reimpiego dei proventi delle attività illecite delle cosche. Il sequestro dei beni è stato eseguito con la collaborazione delle Squadre mobili di Roma e L'Aquila.


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