Megalò 2 e 3, il Wwf non ci sta e promette battaglia contro un ulteriore rischio idraulico

"Criticità ambientali sin dal primo progetto"

23 Settembre 2013   12:24  

Nel settembre 2005, tra grande curiosità e numerose perplessità, venne inaugurato in pompa magna il centro commerciale Megalò, un'opera di dimensioni colossali, che potrebbe avere nel volgere di alcuni anni due "gemelli" nelle immediate vicinanze.

E' infatti già stata approvata la realizzazione di una nuova struttura denominata, senza troppo scomodare la fantasia, Megalò 2, ma non solo: ha buone possibilità di approvazione da parte del comitato V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) anche un'ulteriore colata di cemento, che implicherebbe la costruzione di un ulteriore complesso, cui verrebbe dato il nome di Megalò 3.

Secondo il Wwf Abruzzo, si tratterebbe di un ulteriore danno pressoché irreparabile al regime idraulico del fiume Pescara, nei cui pressi verrebbero a sorgere le due nuove megastrutture commerciali, già abbondantemente compromesso dalla realizzazione del "capostipite" Megalò.

L'associazione ambientalista, naturalmente, non ci sta, ed ha promesso di combattere il doppio progetto con tutti i mezzi possibili, e presso tutte le sedi opportune.

"Intendiamo opporci in tutti i modi alla probabile realizzazione di Megalò 2 e Megalò 3 nella zona di Santa Filomena da parte della ditta AKKA", ha ribadito in conferenza stampa la presidente del Comitato Provinciale di Chieti, Nicoletta Di Francesco, "poiché é nostra opinione che la sola ipotesi sia assurda, in quanto già il primo Megalò ha comportato grossi rischi di esondazione del fiume, tanto da indurre il Commissario per il risanemento del bacino del fiume a pensare alla costruzione di altre casse di espansione in sostituzione di quelle occupate, che costerebbe circa 105 milioni di euro verrebbe finanziata dai contribuenti".

"Il rischio idraulico é diminuito solo grazie alla realizzazione dell'argine", ha proseguito la Di Francesco, che ha poi chiarito che "domani il V.I.A si pronuncerà per dare il proprio parere definitivo all'eventuale realizzazione di Megalò 3, che sulla base delle criticità ambientali e dalle incongruenze da noi constatate ci auguriamo sia negativo".

Il progetto per il Megalò 2, invece, ha già avuto il parere favorevole dal comitato V.I.A. nel 2012, ma il Wwf intende opporsi anche in questo caso, come ha affermato l'avvocato Francesco Paolo Febbo, legale dell'associazione: "Presenteremo ricorso al Tar contro l'approvazione del progetto Megalò 2, poggiando sulle criticità rilevate, ossia su quella che noi riteniamo essere stata una manipolazione del territorio, da cui sono poi conseguiti pareri viziati e che ha violato la normativa di riferimento. La legge regionale che permise la realizzazione della prima struttura, inoltre, fu in vigore per appena quattro mesi, ed era in aperto contrasto con le normative nazionali ed europee".

Lorenzo Ciccarelli

 

 


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