Melilla (SeL): con l'abolizione delle agenzie regionali si tornerebbe ad una struttura elefantiaca

09 Luglio 2011   19:18  

''Le Regioni devono essere, in uno Stato federale, organi di alta legislazione, programmazione e controllo delle funzioni, sempre piu' delegate agli enti locali o alle aziende strumentali e alle agenzie istituite per singoli settori. Cio' in Abruzzo non vale". Lo sostiene Gianni Melilla, segretario regionale Abruzzo di Sinistra ecologia e liberta'.

Che poi aggiunge come in Abruzzo "si sia interrotta la riforma che assegnava crescenti deleghe ai Comuni e alle Province e, addirittura, si pensa con l'abolizione delle agenzie e delle aziende regionali di riportare la gestione di interi settori complessi, come l'agricoltura o l'ambiente, sotto l'ala degli Assessorati regionali competenti''.''La Regione tornerebbe ad essere una struttura elefentiaca con centinaia e centinaia di nuovi dipendenti e con gli Assessori al comando della gestione ordinaria dei problemi senza neanche la flessibilita' derivante dall'ordinamento giuridico autonomo delle aziende e delle agenzie''. Per Melilla ''si tratterebbe di un enorme salto all'indietro di stampo tardodemocristiano, senza neanche la cultura di governo che, comunque, la DC aveva, insieme agli altri grandi partiti popolari della prima Repubblica''. Per il responsabile regionale Sel ''i risparmi sulla spesa non sono una giustificazione perche' riguardano solo i costi dei vertici apicali che gia' sono stati aboliti per legge, non standoci cda all'ARSSA, all'APTR, all'ARTA''.
Suggerisce, invece, Melilla, alla Regione ''di esaltare le sue funzioni di indirizzo e di regolazione dei processi istituzionali, praticando sempre di piu' una politica di pari dignita' con lo Stato e il Governo sulle materie che le riforme costituzionali le hanno assegnato in maniera esclusiva o concorrente''. ''Concentriamoci sull'aggiornamento del sistema normativo della Regione Abruzzo, che su alcune materie e' fermo alle leggi di settore di 10 anni fa - esorta infine - Rivoluzioniamo l'assetto istituzionale, assumendo il livello regionale come unico riferimento organizzativo per tutte le aziende e consorzi dalla sanita' (una sola ASL), ai trasporti, alla promozione industriale, alla edilizia popolare e a tutti i settori della vita economica e sociale''.


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