Metanodotto Snam: il no dei comitati, il si però della Pelino

02 Novembre 2010   15:30  

Una delegazione dei comitati cittadini per l'ambiente ha promosso stamani un sit-in davanti a palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio regionale, contro il progetto nazionale che prevede il passaggio del metanodotto della Snam nelle aree terremotate.

I manifestanti, a decine, si sono ritrovati con cartelli e disegni per esprimere la preoccupazione nei confronti dell'installazione dell'impianto. "Chiediamo una legge regionale - ha spiegato Giovanna Margadonna per conto dei comitati - che vieti l'installazione di impianti del genere impattanti e assolutamente rischiosi nelle aree terremotate come la nostra, con zone di pericolosità sismica 1 e 2. Il progetto del metanodotto va avanti dal 2004 e ora siamo alle battute finali".

"Di fatto - hanno aggiunto i manifestanti - c'é bisogno di provvedimenti legislativi analoghi a quelli predisposti per il centro oli, per questo motivo abbiamo scelto di provuovere oggi il sit-in". In aula, verrà oggi discussa una proposta di legge regionale alle camere ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione, riguardante il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi. E' presente anche la deputata Paola Pelino (PdL), già firmataria come consigliere comunale di Sulmona dell'ordine del giorno contrario al passaggio del metanodotto.

Al nostro microfono, però l'onorevole Pelino  si dice  sensibile alle preoccupazioni dei comitati, ma il progetto è di più ampia portata e pare che il rischio sismico non incide sulla sicurezza dell'opera.

 

 


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