Ministro Prestigiacomo: ma le macerie quando le togli?

L'accusa dell'assessore Moroni

08 Giugno 2010   11:31  

''La rimozione delle macerie va avanti a passi lenti e stanchi. Settantamila le tonnellate di macerie
rimosse da agosto a gennaio, appena 10 mila quelle tolte da febbraio ad oggi,da quando cioè Ministero ha deciso di accelerare i tempi....''
La denuncia sulle pagine del Centro, raccolta dalla giornalista Marina Marinucci, è dell'assessore comunale Alfredo Moroni e sono accuse gravi, rivolte in particolare al ministro Prestigiacomo, che dopo la clamorosa protesta del popolo delle carriole, diede l'input all'intervento dell'esercito e  durante una sua visita all'Aquila il ministro rassicurò sui tempi stretti della rimozione corretta delle macerie, si parlò addirittura  di appena due settimane per il centro storico e dell'avvio della rimozione negli altri centri storici del cratere, bollò ogni polemica e protesta come una strumentalizzazione pre-elettorale.

In una nota ufficiale del 7 marzo affermò poi il ministro:

''Credo che a questo punto sulla passione della denuncia debba prevalere la fiducia in uno Stato che per il sisma dell'Aquila ha dimostrato efficienza e rapidità di intervento senza precedenti. Entro pochi mesi le macerie saranno solo un ricordo e anche per il centro dell'Aquila potranno avviarsi i restauri e riprendere quelle attività socio-economiche che sono parte integrante della vita e della storia della città''.

Numeri alla mano l'assessore aquilano invece afferma che dopo l'intervento dell'esercito non solo la rimozione non ha subito un'accelerazione, ma addirittura ha subito un rallentamento: ''Con i tanti problemi che avevamo alla fine di gennaio erano state circa 70 mila le tonnellate di  macerie che eravamo riusciti a rimuovere, per lo più nel centro storico. Poi il Ministero ha preso  in mano la situazione con l'obiettivo di sveltire le cose. Ma da allora, nonostante i proclami, i  lavori di rimozione stanno procedendo ancora più lentamente. Sono appena diecimila le tonnellate di macerie, frutto di demolizioni e opere per la messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal sisma, tolte di mezzo''.

Nonostante l'impegno di tutti gli enti locali e del commissario Chiodi, osserva Moroni, di questo passo per smaltire tutte le macerie ci vorranno anni ed anni, e la ricostruzione rimarrà al palo.

''Mesi fa - conclude Moroni, riferendosi alle affermazioni del presidente del Consiglio Berlusconi. - - il Comune è stato insultato per "la lentezza" con la quale si stavano rimuovendo le macerie. Ora la situazione è ferma', conclude Moroni riferendosi alle affermazioni del presidente del Consiglio Berlusconi.

 


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