Mons. Nunzio Galantino ai Politici: "Ciechi al Futuro, Guardano Solo al Proprio Presente"

21 Agosto 2015   12:00  

A guidare la politica, nel senso del governo della cosa pubblica, non sono i grandi progetti per costruire un futuro migliore ma le decisioni del giorno per giorno, spesso condizionate da interessi più particolari che generali. E' questo il senso dell'accusa che il segretario generale della Cei monsignor Nunzio Galantino lancia dal palco del Meeting di Rimini, a pochi giorni dall'eco delle sue denunce politiche contenute nell'intervento preparato per l'evento a Trento della fondazione De Gasperi.

"Le scelte, individuali e pubbliche, sono guidate per lo più dal perseguimento di interessi e fini immediati e poco meditati, dettati spesso dalla ricerca dell’utile e meno da un progetto consapevole e a lunga scadenza", sottolinea Galantino.

Osserva il numero due dei vescovi italiani: "Solo apparentemente questo modo di agire è privo di presupposti teoretici e di reali obiettivi. In realtà, presupposti e obiettivi esistono, ma non sono esplicitati; rimangono sotto traccia, quasi non dovessero essere sottoposti a un vaglio attento".

Ricorda infatti l'esponente della Conferenza Episcopale italiana: "A ogni azione o orientamento corrisponde sempre un certo valore che si intende perseguire; sempre vi è alla base dell’agire una certa idea di persona, un ideale di essere umano e di società da raggiungere e verso il quale ci si incammina".

E ancora, analizzando i cambiamenti antropologici che hanno riguardato il singolo individuo e la famiglia negli ultimi decenni, aggiunge: "Il relativismo vuole promuovere a tal punto la libertà individuale, da non tollerare chi la intenda in altro modo, limitando la libertà altrui al fine di difenderla: autentica contraddizione non razionale".


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