Montesilvano: stalle abusive, dal Comune parte l'ingiunzione a Chiodi

E si sfiora l'incidente diplomatico tra sindaco e governatore

22 Aprile 2011   16:23  

La Regione Abruzzo non abbatte due stalle costruite abusivamente sul lungofiume e il Comune "intima" alla Regione di intervenire, pena

Accade a Montesilvano, dove a sette mesi dall'ordine del Comune di demolire le due strutture, che ospitano cavalli, ancora non si ha risposta dalla Regione.

I fatti. Il 28 agosto scorso i carabinieri scoprono sulle sponde del Saline, in un'area demaniale di proprietà regionale nei pressi dell'ex discarica di Villa Carmine, due stalle abusive per cavalli e tre bighe.

Così, il 6 settembre il Comune invita la Regione a intervenire.

Il 26 gennaio scorso un sopralluogo della polizia municipale ha constatato che nessuno ha rimosso le capanne.

E così, oggi, il dirigente dell'Abusivismo edilizio Costantino Di Donato ed il responsabile del procedimento Raffaele Minichillisi firmano l'ordinanza 8 bis che impone al presidente della Regione di intervenire "a propria cura e spese" per far abbattere le opere abusive e, contestualmente, "ripristinare lo stato dei luoghi".

"In caso di inottemperanza - è l'avvertimento degli uffici comunali - si procederà d'ufficio alla rimozione delle opere abusive a spese del contravventore".

Si tratta di tre manufatti in legno con copertura in telo plastificato, tavole in legno e lamiere che potrebbero innescare un incidente diplomatico, tra il sindaco Pasquale Cordoma e il governatore Gianni Chiodi, colleghi di partito.


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