Moody's declassa anche l'Abruzzo: rating abbassato di due punti

06 Ottobre 2011   12:41  

Dopo il declassamento del rating nazionale, l'agenzia Moody's ha abbassato anche i rating di lungo termine di 30 enti locali italiani, con outlook negativo. Le province autonome di Trento e Bolzano, la Cassa del Trentino e la Lombardia scendono ad Aa3 dal precedente Aaa, con outlook negativo.

Con questo, si legge in una nota dell'agenzia di valutazione del credito statunitense, si conclude la procedura di revisione per l'Italia iniziata il 21 giugno.

"Il deterioramento dell'affidabilita' creditizia - recita la nota di Moody's - e le misure di austerita' imposte dal governo centrale andranno a impattare in varia misura sugli enti locali.

In Italia - prosegue Moody's - il settore pubblico locale conta per circa il 30% della spesa complessiva dello Stato e deve contribuire allo sforzo che il paese deve fare per raggiungere gli obiettivi di consolidamento dei conti pubblici, attraverso i tagli e la stretta fiscale.

A seguito della revisione che si e' conclusa oggi - spiega Moody's - i rating degli enti locali italiani si possono suddividere in tre fasce: enti con rating superiori a quello nazionale; enti con rating uguale a quello nazionale ed enti con rating piu' basso di quello nazionale.

Il declassamento di 3 punti deciso per l'Italia e' stato riservato anche alle province autonome di Trento e di Bolzano, alla Cassa del Trentino e alla Regione Lombardia, che si trovano tutti al di sopra del rating nazionale. Bolzano e Trento sono state declassate ad Aa3 con outlook negativo, dal precedente rating di Aaa.

Scendono ad A2, lo stesso rating nazionale, le regioni Basilicata, Liguria, Marche, Umbria, che venivano da Aa3; le regioni Toscana e Veneto, che avevano Aa2; le province di Firenze, Milano e Torino, che avevano in precedenza Aa3, cosi' come le citta' di Milano e Venezia, mentre Siena scende sempre ad A2 da Aa2; sul rating nazionale di A2 si colloca anche Finlombarda che aveva in precedenza Aa2.

Moody's ha poi abbassato di due punti i rating di un ulteriore gruppo di enti locali il cui livello di valutazione si colloca al di sotto di quello nazionale, una fascia in cui il quadro gia' deteriorato si e' vieppiu' appesantito con le decisioni del governo.

Il gruppo comprende nove regioni una provincia e tre citta': Abruzzo scende a Baa1 da A2; Calabria a Baa2 da A3; Campania a Baa2 da A3; Lazio a Baa2 da A2; Molise a Baa1 da A2; Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia scendono tutte ad A3 dal precedente rating di A1, cosi' come la provincia di Rieti; la citta' di Civitavecchia scende a Baa1 da A2; Firenze ad A3 da Aa3 e infine Napoli a Baa3 da Baa1.

MASCI: DECLASSAMENTO INFERIORE AD ALTRE REGIONI, L'ABRUZZO DIMOSTRA AFFIDABILITA'

"La Regione Abruzzo ha subito un declassamento da parte di Moody's di due livelli, passando da A2 a BAA1, ma comunque inferiore rispetto a quello di molte altre regioni italiane che, come il nostro Paese, hanno subito un declassamento di tre livelli". Lo ha detto in una conferenza stampa l'assessore regionale al Bilancio, Carlo Masci. "In questo contesto di riduzione - ha aggiunto Masci - l'Abruzzo ne esce bene e dimostra di essere affidabile. E' un altro passo avanti che facciamo.

Se avessimo continuato la politica del 2008 - ha evidenziato - ora staremo parlando di default. Invece le politiche di bilancio poste in essere ci confermano che questa è la strada giusta, che continueremo a intraprendere. Il panorama per noi - ha ribadito - è meno presente di altre realtà italiane".

Masci ha spiegato che la Regione sta agendo in modo da ridurre l'indebitamento, da contenere il deficit da proseguire con il pareggio della sanità anche per il 2011.

"Oggi - ha sottolineato - Moody's ci dice che l'Abruzzo sta portando avanti un percorso serio, concreto, di risanamento. Tre anni fa eravamo l'ultima Regione in assoluto, eravamo la Grecia dell'Italia, oggi invece siamo avanti a molte Regioni come il Lazio. Non possiamo essere felici per il declassamento ma in una condizione strutturale di difficoltà che riguarda l'Europa e l'Italia possiamo essere soddisfatti".

L'assessore ha poi tenuto a sottolineare che il declassamento non inciderà sulla seconda fase, quella del rilancio.

"Arriveranno i fondi nazionali come i Fas - ha spiegato - si continueranno utilizzare i fondi europei, e soprattutto l'Abruzzo non farà ulteriori indebitamenti. E' ormai da qualche anno che la Regione non contrae debiti".

MASCITELLI (IDV): ''MOODY'S NON È CREDIBILE. PREOCCUPA PIÙ ASSENZA INFRASTRUTTURE ABRUZZESI NEL DEF''

"Non mi preoccupa il declassamento dell'Abruzzo da parte dell'agenzia Moody's, per le stesse ragioni per cui abbiamo trovato del tutto fuori luogo il trionfalismo di Chiodi rispetto ad una precedente valutazione di stabilita' data tempo fa alla nostra regione da un'altra agenzia la Standard and poor's. Sono le stesse agenzie di rating che non si sono accorte di nulla di quanto stava accadendo per il fallimento della banca Lehman Brothers e per la bolla finanziaria".

E' quanto ha dichiarato il segretario regionale dell'Idv, senatore Alfonso Mascitelli a margine dei lavori della commissione bilancio del Senato che questa mattina ha esaminato l'importante documento della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza.

"Quello che mi preoccupa - ha spiegato il senatore - e' che nell'allegato alle infrastrutture della Nota di aggiornamento al DEF non c'e' un solo rigo a favore delle infrastrutture per la nostra regione, tranne le risorse destinate a Anas e Ferrovie per la ricostruzione post terremoto e tranne i finanziamenti per la diga di Chiauci per un importo di 25 milioni, che purtroppo sono stati revocati.

Cosi' come mi preoccupa che nell'allegato sugli interventi nelle aree sottoutilizzate, riguardo alle risorse Fas 2007-2013 non c'e' un solo rigo sulla futura programmazione regionale, facendo confermare il nostro sospetto che le risorse assegnate sulla carta all'Abruzzo saranno centellinate in diversi anni con il sistema dello sblocco progressivo a percentuale.

All'assessore Masci, poi dico, che per il percorso di risanamento dei conti pubblici, deve ringraziare gli abruzzesi che pagando aliquote maggiorate di Irpef e Irap danno, ogni anno, oltre 130 milioni di euro per sanare i disastri del passato di cui sono stati complici destra e sinistra".


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