Morte di Alvaro Iovannitti: il commosso ricordo di un avversario politico

30 Aprile 2012   16:24  

 

Un messaggio di  Giuseppe Placidi, ex-sindaco dell'Aquila, in ricordo di Alvaro Jovannitti, scomparso ieri.

 

"Oggi più che mai - scrive Placidi - la nostra amata citta' avrebbe bisogno di uomini come Alvaro. Se ne e' andato senza troppo clamore.

Con grande dignita' ed in punta di piedi, con grande orgoglio e sinceramente circondato dagli affetti familiari si e' congedato da noi per intraprendere un viaggio verso l'eterno.

Un viaggio senza bagagli perche' cio' che voleva lasciare ai posteri e' l'esempio di un politico che ha sempre interpretato il Suo ruolo nel pieno rispetto della dignita' e del valore degli uomini, anche se non la pensavano come Lui.

Lo voglio ricordare perche' per me, pur se da avversario politico, e' sempre stato un esempio. Per il suo modo di infervorarsi nelle arringhe, per il denso contenuto delle sue espressioni si capiva che credeva fermamente in quello che diceva.

Passione, sofferenza, speranza e sopratutto capacita' di farsi ascoltare in ossequioso silenzio. E' stato per me l'esempio vivo di una persona che voleva veramente incidere per cambiare in meglio la realta' in cui viveva.

La Sua stella politica non e' mai stata offuscata da atteggiamenti vili contro i suoi avversari politici. Non aveva bisogno di eliminare l'avversario, lo ricercava per dialogarci ed affermare i suoi forti convincimenti.

Lui si e' costruito tutto il Suo cammino solo con il lavoro duro, in tempi sicuramente difficili. Lo ricordo in alcuni passaggi della vita politica ed istituzionale all'interno del Consiglio comunale; mai in tutte quelle vicende che, per me giovane consigliere comunale democristiano erano prime esperienze, posso ricordare di essermi distratto nel seguire i suoi ragionamenti.

Qualcuno direbbe, oggi, personaggi d'altri tempi. Quanto abbiamo bisogno di uomini come Alvaro! Il dialogo era una virtu' che lui sapeva praticare anche con il Suo più acerrimo avversario.

Eravamo in grande confidenza e Lui riusciva a farmi sentire a mio agio quando ci confrontavamo, quando ci incontravamo fuori dalle sedi istituzionali e passaggiando sotto i Portici dell'Aquila potevo sempre dire che quelle discussioni mi arricchivano molto più di quanto lui stesso potesse pensare.

Non e' riuscito a farmi cambiare idea ma sono certo che nei miei aveva l'atteggiamento di un saggio che aveva la sensibilita' di costruire un futuro migliore e di affidare ai giovani l'arduo compito di seguitare a tracciare la Strada del domani con lo stesso impegno e con quei valori universali che dovrebbero essere patrimonio del genere umano e non solo di una parte politica.

Purtroppo la fine delle ideologie e la confusione che ne derivo' fece arretrare dalla prima fila della politica Alvaro pero', nonostante tutto, oggi che se n'e' andato, molti, anzi tutti, dovrebbero riconoscergli il merito di essere stato un Grande interprete delle Istituzioni".


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