Movida del centro dettata da prefettura e magistratura

Respinto il ricorso, restano chiusi i 7 locali

14 Giugno 2008   09:36  

Il gip del tribunale, Guido Campli, ritiene che non siano venute meno le esigenze cautelari che hanno spinto la magistratura a porre i sigilli a disco-pub e circoli privati, così non possono riaprire i 7 locali del centro storico chiusi il 6 giugno scorso per disturbo della quiete, che avevano presentato ricorso, disposti a riprendere le attività anche senza intrattenimento musicale.

Risposta negativa, dunque, e porta in faccia anche dal pm, Andrea Papalia, nonostante l’impegno a non trasmettere musica, pur di riaprire.

E non si arrendono, logicamente, i gestori, che attraverso i loro legali fanno sapere di voler presentare la stessa richiesta al Tribunale del riesame.

Ieri dal Comune è arrivata la notizia che sono stati firmati altri provvedimenti per la sospensione dell’attività di tre locali del centro storico, stavolta per la violazione del divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le due della notte.

Movida del centro, insomma, dettata dalla prefettura e dalla magistratura.

Mentre si annunciano altri ricorsi, intanto, martedì prossimo, alle 10, in commissione commercio, alla quale sono stati invitati gli esercenti, si tornerà a discutere della vicenda.


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