Multa a Questore, perquisizioni alla redazione de Il Tempo

05 Aprile 2013   12:58  

 Il questore di Pescara, Paolo Passamonti, viene multato nel dicembre del 2011 per divieto di sosta e la sua auto rimossa con il carroattrezzi.
La sua berlina gli viene poi restituita direttamente al comando dei vigili urbani quando il questore spiega che in quel giorno si trovava impegnato in un servizio interforze.
Tutto bene ma un quotidiano vuole vederci chiaro e scopre che ne' la multa ne' la ricevuta di pagamento del carroattrezi sono state annullate come da procedimento.
Accadde cosi' che ieri, dopo la "visita" de carabinieri al comando di polizia municipale i militari si siano recati anche presso la redazione del Tempo per acquisire documenti.
Stamane, sulla vicenda, intervengono il sindacato dei giornalisti abruzzesi e l'Ordine dei Giornalisti abruzzese.
"E' veramente singolare - scrivono i due organismi di categoria in una nota congiunta - che si sottoponga a perquisizione la redazione de Il Tempo di Pescara in base ad un decreto che prevede anche la perquisizione domiciliare del giornalista Marco Patricelli che, sul giornale, da diversi giorni, sta pubblicando la vicenda relativa alla rimozione dell'auto privata, una Mercedes, del questore di Pescara e del mancato pagamento della relativa sanzione preliminare alla riconsegna della vettura stessa.
Nel decreto, a firma del procuratore della Repubblica di Pescara e di un suo sostituto, si parla di acquisizione di prove per presunta violazione del segreto istruttorio.
La magistratura inquirente - osservano Franco Farias (Assostampa) e Stefano Pallotta (Odg) - sa bene chi e' il custode del segreto istruttorio.
La risposta e' una sola: i magistrati e gli addetti alle indagini. I giornalisti hanno un dovere prioritario: cercare e pubblicare le notizie. Non si puo' loro chiedere di nasconderle, di ignorarle. Dovere inderogabile dei giornalisti e' quello della tutela delle fonti, ne va della loro professione e del diritto dei cittadini di essere correttamente e completamente informati su tutto.
Per questo l'Ordine dei giornalisti e il Sindacato dei giornalisti abruzzesi esprimono preoccupazione per l'iniziativa della Procura di Pescara ritenendo che la perquisizione debba essere interpretata come una sorta di intimidazione per costringerli a mettere la sordina a tutta la vicenda, ma questo non e' tollerabile.
Ordine dei giornalisti e Sindacato dei giornalisti - prosegue la nota - esprimono solidarieta' al Tempo e al collega Patricelli invitandoli a non farsi intimorire da iniziative discutibili e a continuare nella ricerca della verita' senza timori reverenziali.
Questo genere di 'episodi' - che attentano alla liberta' di informazione - si stanno, purtroppo, moltiplicando in Abruzzo.
Pertanto l'Ordine dei Giornalisti e il Sindacato dei giornalisti abruzzesi ritengono urgenti interventi a tutela della categoria", concludono Farias e Pallotta.


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