New York, all'italo-americana Maria Fosco premio "Joe Petrosino"

14 Ottobre 2014   10:04  

Una vita per difendere i diritti civili e diffondere i valori della cultura italiana in America. E per la professoressa Maria Fosco, nata a New York, figlia di emigranti di Orsogna (Chieti), e' arrivato un prestigioso riconoscimento in occasione del Columbus Day.

Ieri ha ricevuto il premio "Joe Petrosino", dedicato alla memoria del poliziotto italo-americano assassinato a Palermo all'inizio del secolo scorso. "Sono molto orgogliosa - e' stato il suo primo commento - perche' l''Association Petrosino' ha fini molto nobili: la difesa dei diritti degli emigrati italiani, la crescita culturale, il rispetto della legalita' e il doveroso omaggio a Joe Petrosino".

Il coraggioso poliziotto nato a Padula, in provincia di Salerno, era emigrato a New York e "viveva nella zona di Little Italy", sottolinea Maria Fosco, evidenziando che "siccome parlava l'italiano, aiutava molto gli emigranti". Il rispetto della legge innanzitutto: "E' stato il primo a combattere la Mano Nera ed e' stato purtroppo il primo poliziotto ad essere ucciso dalla mafia a Palermo. Il governo americano lo aveva mandato in Sicilia per svolgere indagini sulle organizzazioni criminali".

La mafia lo elimino' il 12 marzo 1909. Il console americano a Palermo telegrafo' al suo governo: "Petrosino ucciso a revolverate nel centro della citta' questa sera. Gli assassini sconosciuti. Muore un martire". Maria Fosco ascoltata dal giornalista Domenico Logozzo, gia caporedattoredel Tgr Rai Abruzzo, dice che e' stata nella casa di Joe Petrosino a Padula: "Adesso e' un museo. Ho conosciuto la famiglia in Italia e qui in America. Era un uomo che amava gli immigrati italiani.

Ed io come lui amo la comunita' italo-americana. Faccio tutto per aiutarla. Con la stessa passione che ha avuto Petrosino per proteggerla dalla mafia e dalla Mano Nera. Pure io ho lavorato e lavoro tanto per proteggere la nostra comunita' da ogni discriminazione. Soprattutto per far capire che e' sbagliato affermare "sono tutti mafiosi".

Cultura, legalita' e solidarieta'. Dopo il terremoto di 5 anni fa a L'Aquila, si e' impegnata con l'Italian American Museum a raccogliere 110 mila dollari da devolvere alle popolazioni colpite dal sisma. Merito riconosciuto. Decine di premi, sia negli Stati Uniti che in Italia. Nel 2011 e' stata nominata "Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana" dal Presidente Giorgio Napolitano.

Viaggia spesso usando il passaporto italiano. E' legatissima all'Abruzzo. Vi torna spesso: "Nelle ultime tre estati sono stata a Orsogna, il paese da dove nel 1956 sono emigrati papa' Antonio e mamma Filomena, per cercare fortuna in America".

Nello scorso mese di agosto, a Montesilvano, ha ricevuto dalla Dean Martin Association il Premio "Abruzzesi nel mondo" per aver dato corpo a quel sogno americano che in tanti hanno inseguito come emigranti. "Quel giorno ho pianto, ricordando i miei genitori.

Mi sono tanto commossa che non riuscivo a parlare". Tra ricordi del passato e progetti per il futuro, Maria Fosco e' sempre attenta ai bisogni attuali dei nuovi immigrati, come direttore per lo Sviluppo dell'Italian Center of New York City, un'organizzazione che "assiste gli italiani di recente arrivo".


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