No all'aumento pedaggio sull'asse attrezzato. Ora i rimborsi

30 Luglio 2010   14:55  

L'annullamento da parte del Tar del Lazio degli aumenti dei pedaggi autostradali, applicati anche su raccordi come l'asse attrezzato Chieti-Pescara, "cancella una palese ingiustizia a danno di pendolari e autotrasportatori".

Lo afferma, in una nota, la Cna abruzzese annunciando che le associazioni dei consumatori avvieranno le procedure per far recuperare le somme già versate, sulla base della documentazione in loro possesso. "Bene ha fatto - commenta la Cna - il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, a impugnare insieme ad altri enti locali, come la Provincia di Roma, la parte del decreto anti-crisi contenente gli aumenti dei pedaggi". "Il principio enunciato dai giudici amministrativi romani, secondo cui a imposizione di un aumento deve corrispondere l'effettiva erogazione di un servizio - prosegue la nota della Cna Abruzzo - rappresenta un punto decisivo: senza nuovi servizi l'aumento si trasforma in un balzello ingiustificato, in una tassa. Lo stesso principio era stato posto alla base dell'impugnazione degli aumenti del pedaggio applicati dalla società che gestisce la Strada dei Parchi su A24 e A25, relativamente agli anni dal 2006 al 2008. E pure su quegli aumenti adesso dovrà pronunciarsi il Tar del Lazio".


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