Borghezio fa rima con screzio. Uno screzio che però gli Abruzzesi prendono con ironia. Un' ironia, certo, tagliente, ma pur sempre ironia. Insomma le dichiarazioni dell'europarlamentare della Lega, secondo il quale l'Abruzzo, soprattutto quello del terremoto, sarebbe un peso morto, più che adirare hanno fatto sorridere; anche se lì dove si parla de L'Aquila e del terremoto, l'ironia cede il posto alla indignazione.
Così c'è chi dice di non dare peso a Borghezio per non fargli pubblicità, visto che "solo in questo modo viene considerato". Secondo altri Borghezio non sa nulla dell'Abruzzo, altri ancora lo invitano a venire, senza garantirne l'accoglienza, altri gli ricordano che i pesi morti sono i politici, spesso, e che se pesi morti gli Abruzzesi sono, lo devono proprio a loro. C'è chi poi si indigna quando si tratta di parlare del terremoto aquilano e dei centri colpiti dal sisma. Perchè sui morti, non si può scherzare. Qualcuno lo invita ad andare a "quel paese...il paese suo e restarci", qualcun altro sostiene come ci sia chi lavora e chi parla a vanvera e per parlare a vanvera venga anche pagato". Un signore non più giovanissimo chiosa: "Certi politici devono vergognarsi! Se li incontrassi per strada...io conosco le arti marziali!" E quando gli chiediamo quale arte marziale pratichi, ci risponde: "Nessuna, io meno e basta!"...in senso figurato, si intende.
