Nomine e incarichi, Cimoroni: "L'amministrazione Biondi dice no alla trasparenza"

30 Ottobre 2017   17:44  

Già nel luglio scorso la Coalizione Sociale depositò una proposta di deliberazione volta ad accrescere la trasparenza nel processo decisionale dei vertici delle aziende partecipate: si tratta di introdurre il meccanismo delle audizioni pubbliche dei candidati, nel corso delle quali è possibile porre agli stessi domande per conoscerne il profilo professionale, la condotta nell’esercizio di altre cariche ricoperte in precedenza, i rischi di possibili conflitti di interesse, eventuali precedenti penali, nonché programmi e proposte riguardanti l’adempimento del mandato. Fatta l’audizione, la scelta rimane come è per legge, in capo al Sindaco: diventano però più chiari i criteri e le motivazioni che ne sono alla base.


Una pratica già in uso in altre città, di cui si sta discutendo anche a livello nazionale visto che il processo di nomina dei vertici delle società pubbliche rappresenta da sempre una criticità nel nostro Paese, poiché legato a doppio filo agli appetiti della politica, tanto da sollevare “dubbi e perplessità” da parte della stessa Autorità anticorruzione.

Oggi la nostra proposta di delibera – una delle due di iniziativa consiliare, entrambe a nostra firma – è arrivata in Consiglio comunale. E’ stata bocciata dalla maggioranza dell’amministrazione Biondi, che ha perso un’altra occasione per rompere davvero i meccanismi e per mostrare discontinuità reale (al di là degli slogan) dal governo degli ultimi anni a L’Aquila.

Da mesi l’amministrazione non riesce a nominare i vertici società partecipate (Ctgs, Ama, Asm, Afm e Sed), fondamentali per i servizi e la vita della città: troppa l’acquolina in bocca per liste e partiti di governo (principalmente Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia), che non riescono ad accordarsi per la spartizione delle poltrone e degli incarichi.

In questa impasse, non solo viene respinta la proposta della Coalizione Sociale, ma la maggioranza non è neanche in grado di presentare alcuna alternativa che fissi criteri e modalità per le nomine in questione. Non ha sortito effetti neanche il nostro emendamento, pensato per andare incontro all’esigenza della maggioranza e di parte dell’opposizione, e che restringeva ai soli consiglieri comunali la possibilità di porre delle domande ai candidati. Niente, non c’è stata neanche la volontà di discutere, né di argomentare la bocciatura della proposta.

E’ evidente insomma che, in piena continuità con il passato, l’intenzione della maggioranza di centrodestra sia quella di decidere nelle segrete stanze a chi assegnare i ruoli apicali delle società partecipate. Ad uno dei primi appuntamenti con un tema serio, e non simbolico, insomma, l’amministrazione Biondi ha dimostrato un silenzio assordante, il nulla assoluto, l’incapacità persino di argomentare un contraddittorio. Del resto nemmeno il Pd ha detto nulla, scegliendo il basso profilo dell’astensione.

Noi dal canto nostro proseguiremo con la nostra attenta e documentata attività di opposizione dentro e fuori il Consiglio comunale, continuando un’azione propositiva, in attesa che la giunta comunale e la maggioranza in Consiglio diano finalmente un segno di vita.


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